Prisma diventa social con il geo feed

La nuova versione di Prisma include ora un social feed in cui sono visualizzate le foto condivise da altri utenti che si trovano nelle vicinanze.
Prisma diventa social con il geo feed
La nuova versione di Prisma include ora un social feed in cui sono visualizzate le foto condivise da altri utenti che si trovano nelle vicinanze.

Gli sviluppatori dell’applicazione che trasforma foto e video in opere d’arte hanno annunciato la disponibilità di una nuova versione per iOS e Android. La novità più importante inclusa in Prisma è il social feed basato sulla posizione geografica dell’utente. Dopo il blocco effettuato da Facebook, l’azienda russa ha quindi deciso di offrire una propria funzionalità di condivisione. È stato inoltre eliminato il vincolo del rapporto di aspetto e raddoppiata la risoluzione delle immagini.

Lo stream delle foto non è una semplice lista ordinata in maniera cronologica. L’algoritmo implementato da Prisma sfrutta infatti il servizio di geolocalizzazione per visualizzare le opere d’arte create da persone che si trovano nelle vicinanze. L’obiettivo della software house è consentire ad un fotografo amatoriale o professionista di diventare popolare tra gli utenti che usano l’applicazione migliore del 2016. Man mano che la foto condivisa riceve più like, l’algoritmo espande l’area geografica che teoricamente potrebbe coprire tutti i paesi. In pratica, il fotografo guadagna reputazione e le sue immagini diventano virali.

Se una foto è già molto popolare, la successiva raggiungerà rapidamente un audience più ampia. Una mappa interattiva all’interno di Prisma mostra la provenienza dei like e, con un prossimo aggiornamento, consentirà di visualizzare le foto condivise dagli altri utenti, in modo simile a quanto possibile su Google Maps. La funzionalità verrà successivamente estesa ai video.

Altre gradite novità, al momento disponibili solo su iOS, sono la fotocamera full screen e il rapporto di aspetto free (le immagini non vengono più ritagliate in formato quadrato). La software house ha infine raddoppiato la risoluzione delle foto finali da 1.080 pixel ad un massimo di 2.300 pixel.

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