La privacy ai tempi di Facebook è un tema molto caldo di cui si discute praticamente dal giorno stesso della nascita del social network. La creatura di Mark Zuckerberg è stata infatti più volte al centro di vorticose polemiche su come siano trattati i dati degli iscritti. Tra cause, class action e pressioni governative, i problemi del più grande social network della rete si fanno fatica a ricordare tutti. Ma fortunatamente, proprio grazie a queste azioni, piano piano Facebook ha migliorato la gestione dei dati personali degli iscritti, permettendo un discreto controllo su quanto vogliamo condividere pubblicamente.
Fermo restando un modello di business basato su Big Data e sulla gestione massiva di dati personali, oggi un utente attento e consapevole può configurare opportunamente le impostazioni di gestione della privacy del proprio profilo per garantirsi un’adeguata protezione, portando il perimetro delle proprie informazioni all’interno di un alveo logico e controllabile. Anche se tuttavia il miglior filtro possibile è l’utente stesso. Infatti la migliore difesa, che offre maggiori garanzie, è quella di valutare bene cosa condividere e soprattutto con chi.
Imparare a condividere
Il primo filtro di protezione della privacy sui social network siamo noi. Dunque, prima di condividere qualcosa si dovrebbe probabilmente porre più attenzione alle proprie azioni, senza dar nulla per scontato. Oggi, soprattutto grazie agli smartphone e ai tablet, condividere informazioni, foto video è sin troppo semplice e veloce e questo può far dimenticare che ogni informazione condivisa può dire moltissimo di noi, a volte sin troppo. Invece di affannarsi a condividere ogni istante della propria esistenza, peraltro creando un rumore di fondo poco utile a chiunque, un utente di Facebook dovrebbe prima riflettere cosa potrebbe comportare quell’azione. E, cosa ancora più importante, è importante stringere amicizie con persone realmente conosciute. Sicuramente è bello avere 5000 amici, tuttavia chi sa davvero chi può nascondersi dietro un avatar?
Inoltre, è utile imparare che non tutto quello che si condivide deve essere di dominio pubblico. In sintesi, per proteggersi, basta un minimo di accortezza e di buon senso.
Facebook non è il mondo reale
I più giovani spesso scambiano Facebook come una sorta di mondo parallelo in cui immergersi totalmente, addirittura mettendo da parte la vita reale. Niente di più sbagliato. Condividere ogni più intimo aspetto della propria vita online può essere pericoloso, soprattutto se la cosa vien fatta senza la necessaria consapevolezza dei meccanismi che seguono il proprio click. I più giovani, infatti, tendono a stringere amicizie virtuali con chiunque, non sapendo chi ci sia davvero dall’altra parte, e seguono l’istinto alla socializzazione abbandonandosi spesso con eccessiva impulsività a qualsiasi sollecitazione ricevuta. Esempi purtroppo non positivi di questa tendenza ce ne sono moltissimi e proprio per questo, oltre a comprendere che Facebook va utilizzato con attenzione, è necessario che sia posto un filtro da parte degli adulti che devono controllare l’uso dei social network da parte dei loro figli.
Condividere non è errato né pericoloso; condividere senza limiti, senza coscienza del processo e senza cognizione della natura dello strumento, invece, significa muoversi in un campo minato con il rischio di mettere il piede sbagliato nel posto sbagliato e nel momento sbagliato.
Come gestire la privacy su Facebook
Oltre al buon senso, il social network offre comunque una serie di strumenti che permettono di gestire la condivisioni dei dati. Accedendo alle impostazioni del proprio profilo, è possibile trovare la sezione “Privacy” su cui interagire. Sono in molti, troppi, a non aver mai badato a questo tipo di informazioni, ma rappresentano invece la garanzia prima della propria vita online sul social network.
Chi può vedere le mie cose?
In questa sezione si potranno alcuni parametri molto importanti:
- Chi può vedere i tuoi post futuri?: qui potremo scegliere chi potrà vedere di default le nostre condivisioni. Le opzioni vanno da “Pubblico” (visibili a tutti) a “Solo Io” (visibile solo a noi)
- Controlla tutti i post in cui sei taggato: qui sarà possibile verificare i post in cui siamo stati taggati con la possibilità di rimuovere i tag o rendere invisibili i contenuti sul diario
- Vuoi limitare il pubblico dei post […]: qui utilizzando questo strumento, i contenuti del diario condivisi con amici di amici o utenti pubblici, diventeranno visualizzabili solo agli amici
Chi può contattarmi?
In questa sezione si possono gestire le relazioni virtuali.
- Chi può inviarti richieste di amicizia?: non si vuole che le richieste di amicizia arrivino da chiunque? Qui si potrà specificare che solo gli amici degli amici potranno inviarle
- Quali messaggi vuoi filtrare nella posta di arrivo?: gestione dei filtri dei messaggi privati
Chi può cercarmi?
Qui sono gestite le impostazioni che toccano i motori di ricerca e la possibilità che un utente possa essere rintracciato.
- Chi può cercarti utilizzando l’indirizzo eMail che hai fornito?: e’ possibile specificare se il profilo potrà essere rintracciando usando l’indirizzo eMail, da tutti o solo dagli amici o dagli amici egli amici
- Chi può cercarti utilizzando il numero di telefono che hai fornito?: chi avesse fornito il proprio numero di telefono potrà essere rintracciato mediante questo parametro. Si potrà specificare se potranno farlo tutti o solo gli amici e gli amici degli amici
- Vuoi che gli altri motori di ricerca rimandino al tuo diario?: è possibile specificare se i motori di ricerca possano indicizzare i profili utenti per essere rintracciati dalla rete
Oltre alla sezione Privacy, dalle impostazioni del proprio profilo è possibile entrare nella sezione “Diario ed aggiunta Tag” dove è possibile specificare chi può scrivere o condividere qualcosa all’interno della Timeline e verificare cosa gli altri vendono del nostro diario. All’interno della sezione “Blocco“, sarà possibile bloccare utenti fastidiosi e bloccare inviti ad eventi ed all’uso di certe applicazioni.
Infine, un’ultima annotazione: all’interno della sezione “Protezione” è importante attivare, se non già attiva, l’opzione di “Navigazione Protetta“.
Una volta espletate tali operazioni, si ha maggior consapevolezza di quel che succede e si è costruito un rapporto con il network forgiato sui propri desideri invece che sulle preimpostazioni dello strumento. Il che significa operare in modo consapevole ed intelligente, avendo quanto più controllo possibile sulle proprie informazioni, sulla propria bacheca, sulla propria immagine e sulla propria vita. Per chi intendesse invece cancellarsi da Facebook, anche quest’ultima opzione è disponibile: cancellarsi è possibile, anche se non sempre è una operazione semplice, ma l’operazione non consente ripensamenti. Agire sulle impostazioni per la privacy, invece che annullare del tutto la propria identità virtuale, è dunque un modo più intelligente per affrontare (invece che evitare) qualsivoglia problema con il proprio account.