HomePod, lo speaker intelligente di Cupertino, giungerà nei negozi di Stati Uniti, Regno Unito e Australia il prossimo 9 febbraio. E, tra le analisi sulle caratteristiche tecniche e la possibile portata del device sul mercato, emergono anche alcune domande relative alla sicurezza. Considerato come il dispositivo non si occupi solo di riproduzione musicale, ma anche di servizi d’assistenza, cosa succede quando il proprietario dello speaker non si trova in casa? A fornire una risposta è Refinery29: in assenza dell’utente, HomePod protegge i dati personali non rendendoli accessibili a terzi.
Così come già noto, HomePod può essere usato non solo per ascoltare musica, ma anche per interrogare Siri, inviare messaggi di testo, modificare il proprio calendario, impostare appuntamenti e tanto altro ancora. Tutte funzioni che, come facile comprendere, possono avere a che fare con dati personali o particolarmente sensibili. Trattandosi di un device domestico, tuttavia, HomePod potrebbe essere accessibile anche ad altre persone all’interno della casa, oltre allo stesso proprietario: quali misure sono state impiegate, di conseguenza, per evitare che ascoltatori indiscreti apprendano la cronologia di una conversazione, ad esempio?
Refinery29 ha indagato la questione, scoprendo come alcune funzioni siano disponibili unicamente in presenza del possessore dell’account iCloud a cui HomePod è stato associato. Il tutto tramite la piena integrazione con iOS, quindi con dispositivi quali iPhone e iPad: in assenza di esplicito consenso, le informazioni contenute in applicazioni quali Messaggi e Calendario non verranno rilevate a seguito della richiesta vocale di terzi, assicurando così il massimo della sicurezza. Sarà però accessibile a tutti la riproduzione musicale tramite Apple Music, affinché anche gli altri membri della casa possano sfruttare lo speaker per ascoltare i loro brani preferiti.
Nel mentre, la testa testata sottolinea come, in relazione a competitor come Google Home e Amazon Echo, l’audio di HomePod sia di qualità nettamente superiore: Apple ha infatti progettato il terminale affinché garantisca la migliore riproduzione audio possibile, tramite sensori e il machine learning che permettano a HomePod di analizzare le caratteristiche fisiche dell’ambiente in cui è inserito.