Giungono sulla stampa le prime indiscrezioni sull’incontro tra Tim Cook, il CEO di Apple, e i rappresentanti del governo cinese. Un fatto importante, poiché avvenuto nelle ore successive al supposto attacco iCloud da parte delle stesse autorità della nazione. Il leader del gruppo di Cupertino sembra essersi detto soddisfatto degli accordi raggiunti e dell’apertura ottenuta.
Tra una visita in Foxconn e qualche apparizione pubblica, Tim Cook un paio di giorni fa ha incontrato il vicepremier Ma Kai, per parlare proprio dell’attacco a iCloud e della privacy degli utenti. Stando a quanto riportano i quotidiani locali, il CEO avrebbe sottolineato di aver trovato “grande apertura” nei confronti della questione, sebbene altri dettagli non siano stati rivelati.
Allo stesso modo, nessun riferimento esplicito è stato in realtà avanzato rispetto al tentativo di phishing che ha coinvolto iCloud in Cina, un attacco che dall’analisi degli attivisti di GreatFire potrebbe addirittura giungere dallo stesso governo. Lo scopo, sebbene tutt’altro che confermato, quello di raccogliere nomi utente e password per monitorare costantemente le attività dei cittadini.
Non solo privacy, ma anche le più recenti innovazioni dell’universo della mela morsicata. Così come spiega l’agenzia di stampa Xinhua, a cui Cook avrebbe rilasciato un’intervista, l’azienda starebbe lavorando senza sosta per abilitare al più presto il supporto ad Apple Pay nella nazione. Il leader di Apple si direbbe convinto delle potenzialità del mercato cinese e, sebbene nessun rumor sia emerso, sembra che la Mela sia già al lavoro per stringere accordi con tutti i principali istituti bancari e di credito asiatici. Al momento, però, non è ancora stata ufficializzata una data precisa di lancio. Non ultimo, si starebbero vagliando delle strategie aggressive per ben piazzare iPhone 6 e iPhone 6 Plus sempre in Oriente, anche se non è dato sapere se in futuro vi sarà un cambio di prezzi oppure delle promozioni speciali per conquistare sempre più utenza.