Nel suo post sul Link Baiting, Francesca ha messo in evidenza un aspetto davvero interessante: i contenuti-gancio.
Sulla base della suddivisione in categorie proposta nel suo articolo, ritengo di particolare importanza l’ultima tipologia di contenuti ovvero la “raccolta o creazione di risorse interessanti o di strumenti utili“. Ho messo in grassetto quest’ultimi perchè, soprattutto in realtà molto commerciali, possono rivelarsi veri e propri elementi virali.
Un esempio: una banca ha intenzione di promuovere online un nuovo servizio di mutuo, oltre a mettere a disposizione tutta l’informativa sulle condizioni, i tassi d’interesse e altri dati utili viene realizzato uno strumento interattivo che permette a potenziali clienti di calcolare la rata del proprio eventuale mutuo.
Con uno strumento di questo tipo, i net-surfer alla ricerca di informazioni su mutui troveranno oltre alle classiche specifiche del servizio, una risorsa di particolare utilità. Basta una piccola invenzione, adattata al proprio settore, per dare un tocco di viralità alla propria presenza online.
Tony Adam, sul suo blog, ha pubblicato un post con alcuni consigli da tenere in considerazione nell’utilizzare questa strategia:
- Lanciare lo strumento nel contesto del dominio principale; non importa lanciare un concept a parte per la nuova risorsa, in questo modo saranno avvantaggiati gli utenti (che rimarranno all’interno del solito contesto “istituzionale”) e ne beneficerà il sito.
- Fare una ricerca accurata delle keyword e scegliere attentamente il naming. Importante che presentino una certa specificità in relazione al nuovo strumento correlata comunque all’argomento principale del sito.
- Prestare attenzione a non “sovra-pubblicizzare” il prodotto dal punto di vista del design: per esempio, evitare loghi troppo vistosi e template particolari.
Fatte queste considerazioni rimane un interrogativo nella mia testa. Nell’esempio citato, il tool interattivo potrebbe funzionare da surrogato di un contatto diretto: l’utente per avere informazioni sensibili sui mutui non ha bisogno di contattare la banca.
La domanda che mi pongo è: questi strumenti virali non rischiano di allontanare l’utente dalla volontà di richiedere informazioni?