Negli ultimi tempi molti utenti hanno riscontrato un problema di navigazione su alcuni siti, tra i quali spicca Microsoft.com. Le segnalazioni, frequenti in Rete, rivelano che su alcuni computer nessun browser è in grado di aprire i siti Microsoft, come anche diversi altri (Hotmail e Gmail, servizi live o portali di grandi società, come banche o assicurazioni), restando impallato o restituendo un messaggio di errore, quando non semplicemente il messaggio che tutti conosciamo: “Impossibile visualizzare la pagina”.
Un problema analogo, come mancasse la connessione, si rileva in alcuni casi anche con Windows Update. Di cosa si tratta?
La prima cosa che ci può venire in mente è un settaggio scorretto dei DNS, che però è di solito ottenuto automaticamente dall’ISP (il provider di servizi).
Possiamo comunque tentare ad esempio impostando un DNS di Telecom (212.216.172.62) oppure OpenDNS (208.67.222.222).
Una seconda possibilità, di gran lunga la più frequente, è che sia settato un valore alto di MTU (Maximum Transmission Unit), che è un parametro associato all’interfaccia di comunicazione (come una scheda di rete).
La MTU tipica di Internet è 1500 byte. Il pacchetto IP, infatti, viene trasmesso tenendo conto dell’interfaccia del destinatario, ma potrebbe sul suo cammino incontrare dei collegamenti con MTU inferiore: l’MTU può variare nel tempo o essere ridotto ad esempio da meccanismi che gestiscono la congestione del traffico.
In questi casi, i pacchetti troppo grandi dovrebbero essere frammentati dal router coinvolto in modo da poter poi essere ricostruiti dall’IP di destinazione.
Questa procedura, però, talvolta non può funzionare, poiché alcune reti bloccano il traffico (ICMP) per prevenire un certo tipo di attacchi (DoS), impedendo il meccanismo di scoperta del MTU.
Il discorso è complesso, ma ci basti capire che con MTU alti si rischia che alcuni siti non possano trasmettere le loro informazioni fino al nostro browser.
In questo caso una soluzione, sebbene non tecnicamente elegante, è abbassare l’MTU (ad esempio a 1492 o 1400) dell’host (o router) di destinazione (cioè il nostro), per riportarlo in pari con quello del cammino.
Per modificare l’MTU, la procedura per Windows Vista è la seguente:
- avviare il prompt dei comandi come amministratore;
- nel prompt digitare
netsh interface ipv4 show subinterfaces
per vedere le nostre impostazioni enetsh interface ipv4 set subinterface "NOME" mtu=1452 store=persistent
(dove NOME va sostituito con il nome dell’interfaccia che vogliano settare) per abbassare l’MTU; - riavviare il sistema.
Senza agire su prompt o settaggi specifici, possiamo conoscere al volo il nostro settaggio di MTU dal sito Speedguide.net cliccando su “Broadband/Broadband tools/SG TCP/IP analyzer”.
Un’ulteriore possibilità è che il provider abbia modificato alcuni parametri che vanno riconfigurati sul router (ad esempio “PPPoAtm” invece che “PPPoEthernet”). Solitamente questa necessità viene segnalata con un’email, oppure può essere relativa ad una modifica del contratto di ADSL, cosa che ci dovrebbe essere nota.
Chi di voi conoscesse procedure o soluzioni alternative a questo tipo di problema, può postarle nei commenti a questo articolo: di certo in molti vi saranno grati.