Negli smartphone sono già presenti processori a 7 nanometri e presto lo Snapdragon 8cx arriverà anche nei notebook. Intel è invece bloccata sull’architettura a 14 nanometri da oltre quattro anni. Sembra però che i primi processori a 7 nanometri possano arrivare sul mercato prima del previsto, ripristinando così la roadmap originale.
La produzione di massa dei processori a 10 nanometri (Cannon Lake) era prevista per il 2016. Il chipmaker di Santa Clara ha però incontrato diversi problemi durante la produzione, dovuto principalmente all’uso della DUVL (Deep UltraViolet Lithography) che sfrutta laser con lunghezza d’onda di 193 nanometri. La resa produttiva non è molto elevata e infatti l’unico processore a 10 nanometri finora sul mercato è il Core i3-8121U integrato nel Lenovo IdeaPad 330 venduto in Cina. Il processo di fabbricazione a 7 nanometri è stato sviluppato da un team separato che ha ottenuto risultati molto positivi.
Ciò significa che i primi processori a 7 nanometri potrebbero essere annunciati prima del previsto (quattro anni dopo i 10 nanometri). Intel dovrebbe quindi ripristinare la roadmap originale, riducendo la “vita” dell’architettura a 10 nanometri. I processori Cannon Lake, Ice Lake e Tiger Lake rimarrebbero quindi sul mercato per poco tempo (al massimo un anno). La tecnologia di processo a 7 nanometri userà la EUVL (Extreme UltraViolet Lithography) con laser da 13,5 nanometri.
Attualmente Intel produce i processori a 7 nanometri in un solo impianto, ovvero la Fab 42 in Arizona. Altre fabbriche verranno aperte in futuro. Intanto è prevista la conversione delle catene produttive a 14 nanometri in impianti a 10 nanometri, per i quali sono stati già stanziati oltre 1,5 miliardi di dollari.