L’evoluzione del mondo mobile sta andando da diverso tempo in una direzione caratterizzata da dispositivi in grado di offrire prestazioni sempre più elevate grazie ai processori adottati dai vari produttori. Lo staff di AnandTech ha dunque deciso di confrontare alcuni dei più importanti modelli di smartphone attualmente sul mercato per decretare il dispositivo più potente.
La gara si è svolta in più tappe, ognuna basata su una tipologia di operazione che i processori sono chiamati ad eseguire durante il loro funzionamento. Il vincitore di questa speciale competizione è l’LG Optimus 3D, il cui cuore è un processore OMAP 4430 della Texas Instruments.
Il chip prodotto dalla società texana è riuscito ad avere la meglio su altri due componenti che si sono rivelati piuttosto agguerriti: il Tegra 2 di NVIDIA e l’Exynos 4210 di Samsung, rispettivamente a bordo di un LG Optimus 2X e di un Samsung Galaxy S II, si sono piazzati sul podio occupando i due posti rimanenti.
Le operazioni sulle quali si è basato l’intero confronto includono principalmente la navigazione web (in particolare la gestione di JavaScript) e la grafica (con test su OpenGL 2.0). I punteggi più alti sono stati raggiunti dai tre dispositivi precedentemente citati, con il solo Samsung Hummingbird SGX 540 in grado di tenere testa ai vincitori. Gli altri chipset hanno fatto registrare infatti prestazioni in molti casi ben al di sotto di quanto offerto dai primi tre: iPhone 4 (basato su un processore Apple A4) in molti casi non è riuscito a raggiungere la parte superiore dalla classifica, qualificandosi addirittura penultimo nei test con OpenGL 2.0 tramite Egypt.
Tale disparità di prestazioni può essere però giustificata tenendo in considerazione un aspetto piuttosto importante: dispositivi come iPhone 4 o Motorola Droid hanno dovuto fare i conti con una risoluzione nativa in molti casi più alta rispetto ai concorrenti, necessitando dunque di maggiori risorse e risultando dunque indietro nella classifica.