Dopo un lungo periodo segnato da un forte volume di vendite e ricavi, Nintendo deve ora confrontarsi con una trimestrale in chiaroscuro segnata dalle prestazioni in negativo. Nel corso dell’ultimo trimestre, il celebre produttore giapponese di videogame ha fatto registrare una sensibile contrazione dei ricavi pari al 23% a causa della flessione nelle vendite della console DS e del taglio dei prezzi per Wii. Alla riduzione delle consegne hanno anche contribuito lo yen, ancora molto forte, e le generali condizioni dell’economia su scala globale.
Come da tradizione, la società non ha fornito dettagli particolareggiati sull’ultimo trimestre, comunicando dunque un quadro d’insieme del periodo compreso tra aprile e dicembre 2009. Il dato sulla riduzione dei ricavi è stato calcolato dagli analisti di Reuters sulla base delle informazioni fornite da Nintendo sugli ultimi nove mesi. Nel periodo preso in esame dal produttore di videogiochi, i profitti sono stati pari a 2,12 miliardi di dollari rispetto ai 2,35 miliardi di dollari registrati nel corso del medesimo spazio temporale nell’anno precedente.
Salvo particolari cambiamenti, Nintendo confida di terminare il proprio anno fiscale, che scade il prossimo marzo, con un profitto operativo pari a 4,1 miliardi di dollari. Tale cifra è inferiore di circa un terzo rispetto all’ammontare registrato nel medesimo periodo dell’anno precedente, ma supera comunque le previsioni degli analisti. Per raggiungere un simile risultato, la società confida di raggiungere quota 20 milioni di console Wii vendute entro marzo e circa 30 milioni di DS consegnate. Nintendo ha del resto già consegnato 67 milioni di Wii e circa 510 milioni di videogiochi, mentre DS ha fatto raggiungere quota 125 milioni di unità vendute con oltre 688 milioni di videogame consegnati.
I dati sulle ultime prestazioni di Nintendo non hanno sorpreso più di tanto gli analisti. Nel corso degli ultimi mesi, la società giapponese ha intrapreso una strategia commerciale particolarmente cauta e non ha introdotto sul mercato grandi novità. Il periodo dello shopping natalizio si è così rivelato meno fecondo rispetto agli anni precedenti, ma ha comunque consentito a Nintendo di confermare la propria leadership specialmente sul mercato degli Stati Uniti dove sei dei dieci videogame più venduti nel mese di dicembre appartenevano al sistema di gioco Wii.
Nel corso dei prossimi mesi, la società dovrà mettere in campo un piano credibile per costruire il proprio futuro, tornare a crescere e recuperare lo smalto perduto nei confronti dei propri investitori. In un anno le azioni Nintendo hanno perso circa il 17% del proprio valore a fronte di un notevole recupero sui mercati finanziari di alcuni competitor come Sony le cui azioni sono cresciute del 68% anche grazie all’alto volume di PS3 vendute.