Nokia rivede al ribasso le previsioni per il prossimo trimestre e le azioni crollano in borsa, ma forse non tutto è come sembra. Infatti, la società finlandese leader nella produzione di telefoni cellulari avverte il mercato che chiuderà comunque il 2008 in crescita.
Dunque si prospetta un terzo quarto in calo rispetto alle previsioni originarie per il settore della vendita dei device mobili e in calo anche rispetto a quanto totalizzato nel trimestre precedente. In precedenza, le stime di Nokia per i suoi risultati non erano certo di tale tono, sembrava infatti che tra secondo e terzo quarto non dovessero esserci sostanziali cambiamenti. Ad ogni modo, per il momento Nokia non cambia la sua previsione per i profitti globali del settore telefonia cellulare nel 2008, che rimane di crescita del 10% rispetto agli 1,14 miliardi di unità vendute nel 2007. Per il terzo trimestre, considerando tutti gli altri concorrenti, la società finlandese confida in una crescita generale del settore.
La causa della recente picchiata in borsa da parte di Nokia, infatti, sarebbe dovuta alla scelta di non seguire la politica aggressiva dei prezzi dei competitor. «Nokia non ha preso parte al generale ribasso dei prezzi dei device poichè crede che l’impatto negativo sui profitti che una simile operazione ha sarebbe superiore a qualsiasi beneficio portato nel breve periodo dall’aumento del numero di telefoni venduti» recita il comunicato ufficiale della società.
Tutto ciò però non ha impedito alle azioni della società di crollare del 10%, per poi attestarsi intorno a -7,16 punti percentuali a fine seduta a Wall Street, e tanto meno sono serviti a qualcosa gli appelli di numerosi analisti i quali sostengono che si tratterebbe di un calo eccessivo dato che in gran parte i mancati guadagni sarebbero frutto di una decisione consapevole da parte di Nokia.