Gli utenti che acquisiscono immagini TV tramite le varie set-top box fornite dai provider sono circa 270.000. Un numero sicuramente ancora esiguo se confrontato con i milioni di telespettatori che contano le televisioni ogni giorno, ma di certo in crescita e considerabile dal punto di vista economico.
I provider principali stanno progettando di unirsi in questo settore per formare un consorzio simile a quello creato, precedentemente, per il digitale terrestre. Una unione di tutti i provider, anche se solo per questo settore, certamente è un fatto un po’ strano in Italia e fa capire quali siano gli interessi economici che girano intorno all’affare IPTV.
La motivazione di questa specie di fusione infatti è da ricercare nella forza economica che avrebbe un consorzio con una fetta di mercato di 270.000 telespettatori rispetto a tante forze divise come sono ora i provider. Una “società” forte e in continua crescita può rappresentare un potere economico maggiore e dunque ottenere maggiori benefici da coloro (principalmente Sky) che al momento attuale detengono i diritti per le immagini.
L’IPTV è in crescita anche se in Italia viene frenata dalla carenza di tecnologie, e probabilmente dall’ignoranza dei nostri politici che spesso non sanno riconoscere l’importanza di Internet e dell’alfabetizzazione informatica.