Da qualche tempo non giungevano notizie in merito a Project Ara, lo smartphone modulare realizzato dal team ATAP (Advanced Technology and Projects) del gruppo di Mountain View, che è tornato a parlarne in occasione del Google I/O 2016. Il progetto è più vivo che mai e si concretizzerà con l’arrivo di una prima versione destinata agli sviluppatori entro l’autunno.
Quello visibile di seguito è un filmato che mostra alcune delle possibilità di personalizzazione del telefono: si potranno aggiungere più altoparlanti per la riproduzione dei brani musicali con qualità elevata, uno schermo e-ink sul retro della scocca, moduli per il tracciamento dell’attività fisica e ottiche avanzate per gli scatti fotografici. A 00:37 si intravede addirittura quello che sembra essere un dispenser per caramelle, a dimostrazione di come la fantasia sarà l’unico limite nella configurazione del device. Tra i partner confermati ci sono Harman (che si occuperà delle componenti dedicate al comparto audio), Panasonic, TDK, iHealth, E Ink, Toshiba, Sony e Samsung.
Il frame principale, che può essere paragonato allo scheletro dello smartphone, conterrà un display da 5,3 pollici, processore, RAM, memoria interna, antenne per la connettività e sensori. In altre parole, Ara sarà già pienamente funzionante out of the box, non appena acquistato. Gli utenti potranno però sfruttare i sei spazi sul retro per installare altrettanti moduli aggiuntivi, estendendo così le funzionalità del telefono.
La loro rimozione è rapida, ma non immediata e non potrà essere effettuata “a caldo". Sarà necessario entrare nelle impostazioni del sistema operativo e scollegare la componente desiderata, un po’ come avviene con la rimozione sicura delle periferiche USB sui computer. In alternativa, come mostrato sul palco dell’I/O, si potrà pronunciare il comando vocale “Ok Google, rimuovi la fotocamera" per ottenere lo stesso risultato. Come già detto, Ara sarà fornito agli sviluppatori entro l’autunno, con la versione consumer che potrebbe arrivare sul mercato nel corso del 2017.