Il violento uragano che di recente ha colpito il territorio di Porto Rico ne ha messo in ginocchio la popolazione e, in alcune aree, compromesso il funzionamento delle infrastrutture (il 44% dei ripetitori mobile è ancora fuori uso). Anche quelle dedicate alla connettività, che in situazioni di emergenza assumono un ruolo ancora più importante, consentendo la comunicazione tra gli abitanti e il coordinamento delle azioni di soccorso.
Google ha deciso di intervenire, per dare una mano. Lo ha fatto attraverso il team del laboratorio X al lavoro su Project Loon, un’iniziativa messa in campo per fornire una connessione Internet dall’alto, sfruttando una rete di palloni aerostatici in orbita nella stratosfera. L’obiettivo è stato raggiunto, come spiega il numero uno della squadra, Alastair Westgarth. Le prime unità sono state lanciate nel Nevada e hanno raggiunto il cielo di Porto Rico, muovendosi in quota sopra l’area colpita più duramente dall’evento naturale, rimbalzando a terra il segnale a circa 100.000 utenti. Il progetto è stato messo in campo grazie alla collaborazione siglata con gli operatori AT&T e T-Mobile.
Gli access point volanti di Project Loon garantiscono il supporto a comunicazioni e servizi Internet di base come l’invio e la ricezione di messaggi testuali o la ricerca di informazioni online. Tutto ciò di cui si ha bisogno per connettersi è uno smartphone compatibile con le reti LTE, nessun’altra apparecchiatura aggiuntiva.
La gestione dei palloni aerostatici è affidata a un sistema di intelligenza artificiale che, analizzando le correnti d’aria e il loro continuo cambiamento, modifica in tempo reale la quota di ogni unità, così da sfruttare i venti per posizionare in modo ottimale ogni modulo e coprire in maniera quanto più possibile uniforme il territorio sottostante. L’iniziativa servirà anche come banco di test per la raccolta di feedback sul funzionamento della tecnologia.