All’inizio del mese il team del laboratorio X di Alphabet ha ottenuto le autorizzazioni necessarie per mandare in orbita nella stratosfera sopra Porto Rico i palloni aerostatici di Project Loon. Un sistema ideato da bigG per combattere la piaga del digital divide e assicurare un servizio di connettività anche ai territori colpiti da disastri naturali o che si trovano ad affrontare situazioni di emergenza.
Il paese, messo in ginocchio nelle scorse settimane dal passaggio dell’uragano Maria, può oggi contare su una rete LTE allestita dalla squadra al lavoro sul progetto in partnership con l’operatore AT&T. I primi moduli hanno iniziato a inviare il loro segnale al suolo nel weekend, così da fornire il supporto necessario alle comunicazioni di base e per le attività che richiedono una connessione a Internet, come lo scambio di email e l’invio o la ricezione dei messaggi SMS. Al momento non è ancora possibile effettuare o ricevere chiamate. L’area interessata dall’iniziativa è quella dove, a causa dell’evento, i tradizionali ripetitori cellulari non sono più funzionanti.
Gli utenti non sono chiamati ad acquistare alcun device aggiuntivo né a effettuare configurazioni particolari: tutti i telefoni che supportano le reti LTE possono beneficiare del servizio. Il team di Loon, in ogni caso, sottolinea come il progetto sia ancora in fase sperimentale e che potrebbero verificarsi anomalie durante l’erogazione della connettività. Un compromesso più che accettabile, per un paese che necessita di un servizio base per comunicare e organizzare le operazioni di soccorso.
Nel post comparso sul blog ufficiale e firmato da Alastair Westgarth, numero uno dell’iniziativa, vengono ringraziati per la collaborazione il governo portoricano, la FCC (Federal Communications Commission), la FAA (Federal Aviation Administration) e la FEMA (Federal Emergency Management Agency), oltre a tutti coloro che si sono prestati per agevolare le operazioni di lancio dei palloni aerostatici.