Esattamente un anno fa Google ha presentato uno dei suoi progetti più ambiziosi di sempre: Project Loon, un programma finalizzato a combattere la piaga del digital divide in tutto il mondo, portando la connessione Internet anche nelle zone più remote del pianeta. Come? Grazie all’impiego di particolari palloni aerostatici in movimento negli strati più alti dell’atmosfera, capaci di inviare verso il suolo il segnale per l’accesso al Web.
In dodici mesi di test e sperimentazione il team responsabile ha fatto registrare progressi forse inaspettati anche dal visionario Astro Teller, a capo della divisione X del gruppo di Mountain View. I palloni lanciati oggi sono in grado di offrire un quantitativo di banda dieci volte maggiore rispetto a quelli impiegati inizialmente, la loro direzione può essere controllata in modo più semplice e preciso dal suolo (regolandone l’altezza, così da sfruttare al meglio i venti in quota) e possono restare sospesi per periodi molto lunghi. Il volo dei primi pallone poteva infatti durare alcuni giorni, mentre quello chiamato Ibis 152 si trova in aria da oltre 100 giorni, ha già attraversato tutto il mondo tre volte (un giro in soli 22 giorni) e il suo viaggio non è ancora terminato.
Per capire i benefici derivanti da Project Loon è possibile ricorrere ad un esempio concreto, riportato sulle pagine di Wired.
Cassidy insegna in una scuola rurale che non ha mai avuto una connessione Internet di qualità (a volte gli abitanti della zona si arrampicano sugli alberi per prendere il segnale con i loro telefoni). Il preside, che svolge anche il ruolo del cuoco, lo ha presentato ad una classe piena di ragazzini di media età. Dopo pochi minuti, uno dei palloni lanciati quella stessa mattina si trovava sopra le loro teste, permettendo all’insegnante di accedere al Web con il suo computer. Ha così potuto arricchire la lezione sul Portogallo mostrando il paese su Google Maps e Wikipedia. Gli studenti hanno fatto molte domande, alcune delle quali hanno ricevuto risposta grazie a Google. Più tardi, quando Cassidy ha parlato agli studenti, questi hanno iniziato a condividere i loro sogni: uno ha detto di voler diventare un ingegnere, un altro un dottore.
Il perfezionamento della tecnologia impiegata è di fondamentale importanza per l’evolversi di un progetto come Loon. Google lo sa bene e già da tempo è attiva per investire in questa direzione: prima con l’acquisizione di Titan Aerospace, poi con quella di Skybox Imaging, in futuro forse anche attraverso una partnership con Virgin Galactic.