L’interessamento manifestato da Google nei confronti del progetto di SpaceX, finalizzato a portare la connessione Internet nello spazio (il gruppo di Mountain View, insieme a Fidelity, metterà a disposizione un miliardo di dollari), non avrà alcuna ripercussione su Project Loon. Lo dimostra la documentazione inoltrata nei giorni scorsi da bigG alla Federal Communications Commission, in cui il motore di ricerca chiede di poter sperimentare il trasferimento dati sulla frequenza 24 GHz.
Si tratta di uno spettro solitamente non impiegato per le comunicazioni in ambito mobile. Gli operatori tradizionali, infatti, basano la propria attività su frequenze comprese tra 700 MHz e 2,4 GHz. L’intenzione di Google è quella di dare il via ad una fase di test con l’ausilio di palloni aerostatici e droni. L’obiettivo rimane invariato: sfruttare una nuova tecnologia per la connettività, in modo da portare l’accesso a Internet anche nelle zone del pianeta ancora afflitte dalla piaga del digital divide. I primi risultati ottenuti dal team al lavoro su Project Loon sembrano essere più che incoraggianti, stando a quanto dichiarato dal personale della divisione X guidata dal visionario Astro Teller.
Scegliere di concentrarsi su una frequenza poco utilizzata rappresenta per bigG un vantaggio anche dal punto di vista economico. Per comprenderne il motivo è sufficiente pensare che aziende d’oltreoceano come AT&T e Verizon hanno dato vita ad aste dal valore di oltre 30 miliardi di dollari per aggiudicarsi le licenze necessarie a trasmettere fra 1,7 e 2,1 GHz. Ovviamente dovrà essere messa a punto una tecnologia ad hoc, un’impresa che tenendo conto delle competenze acquisite di recente da Mountain View (Titan Aerospace e SkyBox Imaging solo per citarne due) appare tutt’altro che irrealizzabile.