In questi giorni, come molti di voi (penso) sto guardando su Internet siti di hotel, viaggi, località turistiche. Che uno possa partire o meno, è bello immaginare di regalarsi qualche giorno di vacanza.
E come molti fanno quando devono prenotare un soggiorno in un albergo, prima do un’occhiata ai prezzi e poi alle foto delle camere o della struttura in generale. E se ci sono anche alle foto della zona.
Da sole le foto hanno una grande capacità di spingere le persone alla prenotazione. Se è vero che per i motori di ricerca contano i testi, è altrettanto vero che per le persone contano (anche) le immagini.
Nonostante questo ci sono ancora molte strutture ricettive che non sfruttano le immagini come potrebbero: poche foto, brutte (magari fatte con luce artificiale), con didascalia assente e prive dell’ottimizzazione che permetterebbe loro di essere facilmente posizionate. Non dico di doverci dedicare chissà quali sforzi ma almeno curare l’alternativa e il nome del file.
Oggi che poi il posizionamento delle immagini sta assumendo valenza a sé stante rispetto al sito (a tal proposito consiglio di leggersi i post sull’intervento di Enrico Altavilla al convegno Gt sulla capacità di Google di posizionare le immagini), ritengo cruciale per un albergo riuscire a sfruttare questo strumento.
E visto che persino le immagini contenute su Blogger sono indicizzate da Google, si corre il rischio che cercando una certa località o un certo albergo magari si trovino le foto artigianali scattate da qualche cliente, piuttosto che quelle ufficiali.
Senza considerare che un’immagine ben fatta permette di dire tante cose senza bisogno di dover tradurre le informazioni in più lingue.
La scelta delle immagini è qualcosa di estremamente delicato. Penso ad esempio a chi voglia prenotare un hotel in montagna in questo periodo dell’anno. Se aprendo un sito di un Gasthof in Alto Adige mi vedo la foto di un prato fiorito mi striderà perchè l’immagine che ho ora (o almeno quella che vorrei) è di una montagna innevata. La stagionalità delle immagini non è cosa da poco…
Mettiamo di essere in un portale con 50 alberghi e per ogni struttura c’è solo una piccola foto e link al sito: fra queste due foto (ugualmente belle), in questo momento dell’anno, quale vi spingerà a cliccare sulla descrizione dell’hotel?
Anche le foto che rappresentano persone possono avere una forte ripercussione sulla percezione: la famigliola felice forse scoraggia il single?
E che dire di una foto di una tavola imbandita con marmellate, strudel, wurstel e crauti, torte fatte in casa, cereali e cornflakes, biscotti, latte e caffè? Mi farà capire che la colazione è quantomeno prevista… e forse a parità di prezzo, posizione, disponibilità mi convincerà a scegliere quell’albergo anziché il concorrente.