È pronta la quinta generazione di Google Search Appliance (anche detto Google Box). Più funzionale, più ricco, più capiente e più potente la scatola proveniente da Mountain View che ora si apre ancora di più e le prenotazioni per averla (entro non meno di un mese) possono essere effettuate fin da subito.
In pochi sanno che dal 2002 Google vende alle aziende un sistema proprietario di ricerca che si basa su un hardware prodotto dalla società stessa: Google Box consente in sostanza di effettuare ricerche nei documenti interni in maniera completa ed esaustiva come il motore consente di fare in rete. I suoi clienti tra le enterprise ormai sono circa 20.000: poco più della metà usano la piattaforma di ricerca in questione mentre gli altri si appoggiano a servizi personalizzati di ricerca in rete.
Il nuovo GB-7007 (è questo il nome del modello) può contenere fino a 10 milioni di documenti (dai 3 milioni del precedente GB-1001) che consistono in materiale che va da EMC Corp ai FileNet IBM, da LiveLink di OpenText fino a Microsoft SharePoint, in una scatola gialla costruita assieme a Dell delle dimensioni di una pizza. Ne esiste comunque una versione precedente che si vende in un gruppo di 12 apparecchi GB-1001 (i quali, sommati, sono grandi come un frigorifero) e che arriva a 30 milioni di documenti.
Le nuove funzioni comprendono un sistema di criptaggio migliorato e la possibilità di ricevere degli Alert ogni qual volta qualcuno immagazzina nuovi documenti. In più i risultati delle ricerche sono personalizzabili a seconda della tipologia di utente che propone la query.
In poco tempo la Google Box ha conquistato importanti fette di mercato soprattutto perchè i prodotti concorrenti sono solitamente costosi, molto ostici da usare, difficili da implementare da parte dei dipartimenti IT delle singole aziende. La Box di Google è un prodotto di livello medio che però si distingue per economicità, facilità d’uso e di mantenimento.