Pronti per i .biz

Sono partiti i nomi di dominio dedicati al mondo del business. I criteri e le regole per la registrazione Sono arrivati i .biz, i nomi di dominio che costituiscono l'alternativa concreta agli indirizzi com., ormai saturi.
Pronti per i .biz
Sono partiti i nomi di dominio dedicati al mondo del business. I criteri e le regole per la registrazione Sono arrivati i .biz, i nomi di dominio che costituiscono l'alternativa concreta agli indirizzi com., ormai saturi.

I gTLD (general Top Level Domain) dedicati al mondo del business hanno fatto il loro debutto il 7 novembre, dopo vari slittamenti e ritardi. I .biz, insieme ad altri 6 nomi di dominio sono stati approvati dall’ICANN nel novembre del 2000 per decongestionare i classici .com, org e .net, i soli dominio di primo livello che per quindici anni hanno popolato incontrastati la Rete.

Al via le registrazioni
A partire dallo scorso mercoledì chiunque intenda aprire un indirizzo Web relativo al commercio o agli affari in genere può rivolgersi alla novantina di registrars convenzionati con NeuLevel (il Registry dei .biz) ed accreditati presso l’ente americano per l’assegnazione dei nomi di dominio (l’ICANN).

Sono 160.000 gli indirizzi .biz finora raggiungibili sul Web. Si tratta di tutte quelle url riferite ad entità commerciali distribuite in 150 paesi che hanno imboccato la corsia preferenziale della registrazione rivolta ai titolari di marchi registrati. I nomi sotto copyright hanno avuto tempo dal 25 giugno al 17 settembre per prenotare il proprio nome di dominio.

La politica contro il cybersquatting per l’assegnazione dei domini .biz si è ispirata alla filosofia: il brand prima di tutto. Largo dunque ai marchi attraverso l’apposito il servizio Intellectual Property Claim istituito da NeuLevel. Dal 7 novembre in poi, invece, le porte del registro .biz sono state aperte a tutti, ripristinando il principio first come, first served, usato solitamente per l’assegnazione dei nomi di dominio.

A chi è rivolto il .biz?
Il lancio degli indirizzi .biz, inaugurano una tipologia di domini di primo livello rivolti a determinate tipologie di attività. .biz sta per business; così come i .museum saranno attribuiti solo ad enti museali, i .coop alle cooperative ed i .pro ai professionisti.

Per i .biz l’assegnazione del nome di dominio viene fatta in funzione del contenuto del sito. Precisamente i nomi di dominio .biz sono destinati unicamente a quei soggetti che utilizzano il proprio nome a dominio (“Bona Fide Business or Commercial Use”, come si legge tra le regole della società americana investita della gestione dei domini rivolti al business).

“Bona Fide Business or Commercial Use”
Per scopo commerciale e buona fede NeuLevel intende l’uso di qualsiasi contenuto per dare «l’accesso a uno o più host attraverso il DNS» per le seguenti finalità:

  1. per scambiare prodotti, servizi o beni di qualunque genere;
  2. per le attività commerciali ordinarie
  3. per facilitare le attività sopra citate

In ogni caso, sono esclusi dalla definizione di «scopo commerciale in buona fede» l’uso di un indirizzo per fini personali o per esprimere idee non commerciali. Rientrano in quest’ultimo caso i siti che criticano o esprimono giudizi sui prodotti. La regola di NeuLevel sembra troncare sul nascere una versione .biz del celeberrimo caso Boicottadanone.com, su cui si sono cimentati e divisi i giudici francesi. Idem per qualsiasi speculazione sul nome di dominio, esclusa dalla definizione di uso commerciale in buona fede.

Attivazione, come e quando
Se una delle principali incognite dei nuovi nomi di dominio sarà l’effettiva assegnazione, questo caso non sembra riguarderà i .biz. Se Alias, la società americana che gestisce i domini .info – a distanza di un mese dalla loro attivazione – non sa quando potranno diventare immediatamente operativi il mezzo milione di indirizzi registrati, NeuLevel si è premunita per tempo. Per Douglas Armentrout, CEO della società incaricata per i .biz, grazie al data base centrale (WHOIS), è possibile una registrazione immediata di un’url e proprio questo farebbe la differenza tra il Registry dei domini per il business e tutti gli altri. Il sistema centralizzato adottato da NeuLevel dovrebbe se non altro escludere i problemi della sovrapposizione di richieste in capo a diversi Registars.

Le ombre del .biz
Su NeuLevel e .biz intanto pesano le incognite di una procedura d’assegnazione che volendo essere troppo benevola nei confronti dei proprietari dei marchi ha creato più danni che altro. Se il periodo di preregistrazione dei nomi di dominio sotto tutela di marchio ha alzato un muro contro i cybersquatters le procedure incerte e macchinose non hanno recato molti concreti vantaggi ai titolari di nomi di dominio registrati.

Sulla testa del registry dei domini .biz pende come una spada il giudizio per aver allestito un meccanismo di assegnazione dei nomi di dominio troppo vicino ad una lotteria. Qualora il criterio di assegnazione random per i nomi con più aspiranti legittimi proprietari dovesse rivelarsi illegale su NeuLevel pioveranno multe e sanzioni. Nel frattempo 40.000 domini .biz con nomi di marchi contesi sono congelati ed attendono la parola definitiva del tribunale di San José.

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