Alcune recenti decisioni intraprese dal management eBay avevano suggerito l’idea di un eccessivo protezionismo da parte del gruppo nei confronti di un asset quale eBay: eliminare i pagamenti in moneta sembrava una mossa azzardata, volta esclusivamente a limitare le possibilità di scelta per spingere l’utenza verso l’opzione PayPal. Ora però eBay apre a quella che potrebbe essere l’alternativa “pro” a PayPal, ovvero ProPay.
Carta di credito o pagamento elettronico. Visa o MasterCard. PayPal o ProPay. Le scelte da compiere saranno queste, ognuna con la sua peculiarità, tutte con un livello di sicurezza garantito dagli standard eBay (che in passato non ha fatto mistero degli strumenti preferiti per poter rendere affidabili le transazioni sul proprio marketplace. La scelta di ProPay, però, non è del tutto antagonista a PayPal: sebbene le linee generali possano lasciar intendere ad una contrapposizione diretta, infatti, ProPay sembra invece indirizzato ai “Power User” che su eBay smuovono grandi quantitativi di merce e di denaro.
Un comunicato sul sito ProPay annuncia l’avvenuto accordo con eBay, il che rappresenta per il progetto un fondamentale passo avanti. Tra le offerte ai clienti, ProPay assicura peraltro anche un lettore per carte di credito utile per quanti affiancano la propria attività online alla propria attività offline. Alcuni teoremi vedono nell’approvazione di ProPay nel consesso di eBay come una scelta forzata: eBay tiene fuori dal proprio orticello tanto Google Checkout quanto Amazon Checkout, il che potrebbe sollevare le ire di un qualche regolatore pronto a compiere indagini antitrust in merito. Affiancare a PayPal un concorrente (più o meno competitivo, più o meno valido, più o meno diretto) può invece allontanare il momento in cui eBay si debba trovare costretto ad aprire le porte per quei sistemi di pagamento che, dall’esterno, possano voler tentare un’offensiva anti-PayPal.
Gran parte delle opportunità che ProPay potrà conquistarsi su eBay sarà nell’impatto che il progetto potrà avere sui grandi venditori del marketplace. Sono i Power User, infatti, i grandi opinionisti della community, quelli più influenti in quanto maggiormente interessati. Sono venuti dai Power User i subbugli per gli ultimi cambiamenti nelle policy adottate sui prezzi di eBay, ora verrà da loro la consacrazione o la bocciatura del sistema che la stessa eBay ha inteso affiancare al tradizionale (nonché controllato nella proprietà) PayPal.
Ruolo fondamentale nella partita l’avranno i prezzi. Sebbene il trattenuto sulle transazioni sia similare agli altri servizi analoghi (ancora non è stata precisata una cifra esatta, in attesa che eBay definisca alcuni dettagli contrattuali, mentre sono pubblici i costi al di fuori del circuito eBay), i costi fissi sono invece già stabiliti in 24 dollari annuali (2 dollari al mese) che trovano una ulteriore maggiorazione di 24 euro nel caso in cui nei primi 6 mesi di attività si registri un volume d’affari superiore ai 3000 dollari. Il costo annuale sale a 240 dollari per i titolari di account “Pro”, per i quali risulta drasticamente diminuito il dovuto sulla singola transazione.