La battaglia tra Proview e Apple per lo sfruttamento dei diritti sul nome iPad non ha luogo solamente in Cina. La società asiatica ha cercato di esportare la querelle legale anche in suolo statunitense, ma i giudici han reso nulla la procedura. La motivazione? Cupertino non si sarebbe comportata in modo scorretto con la compravendita del marchio in quel di Hong Kong.
Non si tratta della fine degli scontri tra le due aziende, ma di certo è un duro colpo per Proview, speranzosa di ottenere dalla Mela un cospicuo risarcimento così da estinguere i debiti fallimentari accumulati negli ultimi tempi.
Il contesto legale della causa intentata in California è pressoché identico a quello cinese: Proview accusa Apple di aver chiuso una trattativa per l’acquisizione dei diritti sul nome iPad al di fuori della Cina continentale, rendendo così la vendita nulla. Il giudice Mark Pierce della Corte Superiore dello Stato della California ha però deciso di annullare il procedimento, perché l’accordo posto in essere appare del tutto legale, non ravvisando alcun comportamento scorretto né malizioso da parte di Apple.
L’avvocato di Proview Christopher Evans, tuttavia, non ha visto di buon grado la decisione della corte, tanto da minacciare di ricorrere al primo grado d’appello:
«Stiamo cercando di presentare i fatti per appellarci alla corte. Siamo sicuri che i fatti dimostreranno come Apple abbia ottenuto il marchio iPad in modo fraudolento.»
Non è dato sapere quali effetti collaterali avrà la decisione odierna sulla causa gemella aperta in Cina, forse nessuno. Nel frattempo, pare che le due società stiano cercando un accordo extragiudiziario, anche se complesso da raggiungere.