Se come me anche tu non sopporti i tremila messaggi dei vari operatori telefonici stranieri che ti arrivano non appena sbarchi in aereoporto…. preparati a disabilitare il tuo bluetooth!
Quella del proximity marketing (o marketing di prossimità) è infatti una nuova tendenza che si sta avvicinando a noi e che probabilmente avrà un notevole seguito visti i costi relativamente bassi e le facili possibilità di implementazione.
In cosa consiste? Lo abbiamo chiesto a Marco Massara, che tra i primi ha lanciato, con la sua NikitaDesign, il servizio di proximity marketing:
E’ la possibilità di veicolare contenuti multimediali promozionali o informativi a dispositivi mobili (cellulari, pda, portatili, navigatori) in uno spazio ben determinato. Il raggio di distribuzione può andare da 10 a circa 120 metri dal punto di invio.
Con questa premessa è ovvio che nasce spontaneo chiedersi quanto tale condotta possa essere riconducibile allo spam e infatti nella rete ci sono molte voci contrarie, tra cui quella di Carlo Longino.
Probabilmente dipenderà molto dal livello di penetrazione che avranno queste idee. Se passeggiando per strada mi arriva un messaggio posso rimanere indifferente o può farmi piacere. Qualora dovessero diventare molti mi infastidirebbe.
Ho quindi chiesto a Marco di darmi la sua opinione in merito e di spiegare la sua opinione sul rischio di spam e di spiegarmi tecnicamente come evitarlo:
Se può essere fastidioso? No, o meglio, dipende… una campagna promozionale via bluetooth ha diversi steps e diverse opzioni.
Per esempio, il negozio di abbigliamento “Samuelito” ha deciso di inviare ogni 10 minuti dei coupon di sconto a tutti i cellulari che transitano in zona, ha anche appeso in vetrina dei vistosi cartelloni… “Accedi alle nostre offerte: attiva il tuo bluetooth!”.
Il dispositivo d’invio rileva tutti i cellulari in prossimità che hanno attiviato il bluetooth e gli manda un messaggio di permesso: “Vuoi ricevere messaggio via Bluetooth da Samuelito?”.
Se il destinatario schiaccia “si” scarica il contenuto, se schiaccia “no” non lo riceve, se non fa niente il messaggio scompare dopo qualche secondo.A questo punto dipende tutto da come è stata impostata la campagna: se si è deciso di non disturbare più chi ha risposto con un “no” questi non riceveranno più niente (e lo stesso può valere per il “si” e per chi non fa niente).
Se invece il sistema è stato impostato per continuare a inviare messaggi… ecco balenarsi il fastidioso Spam.
Quindi a quanto pare molto, come anche per altri strumenti, è lasciato al buon senso dell’utilizzatore. Speriamo :D
Quanto ai possibili sviluppi futuri si parla già di bluetooth marketing 1-to-1 e
bluetooth-on-demand, magari attraverso bellissimi schermi super-piatti o cartelloni informatizzati. Ma mi fermerei qui: non si rovinano le sorprese.