Da quando Edward Snowden ha svelato lo spionaggio di massa effettuato dalla NSA, sono iniziati a comparire diversi tool anti-sorveglianza hardware e software, ma nessuno può garantire la privacy assoluta. Benjamin Caudill, fondatore di Rhino Security Labs, ritiene che il suo ProxyHam possa offrire il completo anonimato a chiunque usi Internet per le proprie comunicazioni (informatori, dissidenti politici, giornalisti, attivisti e anche criminali).
ProxyHam è un piccolo proxy hardware realizzato usando il famoso RaspBerry Pi, al quale sono stati collegati una scheda WiFi e tre antenne. Un’antenna serve per il collegamento wireless ad un hotspot pubblico, le altre due trasmettono e ricevono il segnale a 900 MHz fino ad una distanza di 4 Km. Teoricamente, il dispositivo potrebbe essere nascosto in una biblioteca pubblica, mentre l’utente si trova nella sua abitazione. La connessione tra il computer e il proxy viene effettuata mediante un’antenna collegata alla porta Ethernet.
Se la NSA riuscisse ad intercettare il traffico, vedrebbe solo l’indirizzo IP di ProxyHam, quindi al massimo troverà il dispositivo nella biblioteca. Il segnale a bassa frequenza è difficile da tracciare, in quanto lo spettro è molto affollato (cordless, baby monitor, walkie talkie, ecc.), per cui è come cercare un ago nel pagliaio.
Caudill ha già previsto lo sviluppo di altre funzionalità. Versioni più avanzate di ProxyHam verranno equipaggiate con un accelerometro che avviserà l’utente, se qualcuno scopre il nascondiglio del dispositivo. Un microfono invece registrerà l’audio dell’ambiente, prima della sua disconnessione. Per i più paranoici è prevista anche una funzione di autodistruzione. ProxyHam verrà mostrato durante la conferenza Def Con di Las Vegas. Il suo costo non dovrebbe superare i 200 dollari.