Dopo il reveal della Xbox One, Microsoft ha confermato che sarà qui presente un sistema volto a limitare il mercato dei giochi usati, scatenando una valanga di critiche da parte degli appassionati di gaming, i quali dovranno pagare una cifra – di certo non irrisoria – per poter attivare un titolo di seconda mano su una console diversa dalla quale è stato originariamente installato. Ebbene, anche Sony avrebbe pensato a un sistema anti-usato su PS4 ma avrebbe cambiato idea proprio in seguito alla reazione degli utenti su quanto annunciato dal competitor.
Le indiscrezioni sono giunte da Geoff Keighley, giornalista di GameTrailers che, discutendo delle politiche anti-usato che Microsoft introdurrà sulla Xbox One, ha spiegato che «penso che attualmente Sony sia vista come una sorta di cavaliere bianco, una compagnia che non ha posto dei limiti ai giochi usati. In base a quanto so, non credo che ciò sia propriamente esatto, perché non credo che i publisher consentano a un sistema di fare una cosa e a un altro di farne un’altra».
Insomma, secondo le sue fonti, la casa nipponica avrebbe progettato una qualche forma di DRM per far ottenere ai publisher un ritorno economico dalla vendita dei giochi usati. Dopo le dure reazioni dell’utenza su Xbox One e la politica volta a limitare il mercato dei titoli di seconda mano, Sony avrebbe però deciso di accantonare l’idea, o almeno temporaneamente così da considerare la fattibilità della cosa e gli eventuali danni all’immagine della compagnia che comporterebbe una scelta del genere. O almeno è ciò che si crede su NeoGaf, sebbene l’azienda non abbia ancora fornito alcuna conferma a riguardo.
Per saperne di più bisognerà attendere l’E3 2013, evento che avrà luogo a Los Angeles nella seconda settimana di giugno, in occasione del quale Sony svelerà ulteriori dettagli relativi alla propria console next-gen, così come farà anche Microsoft.