Al lancio, Sony venderà la nuova PS4 in perdita. Lo ha riferito Masayasu Ito, uno dei dirigenti della divisione giapponese dell’azienda produttrice, durante un’intervista concessa a Eurogamer. Fonti del sito riferiscono che tale perdita si aggirerebbe a circa 60 dollari per ogni unità.
Sony crede comunque di sopperire a tali perdite sin da subito, nel caso in cui riesca a vendere anche almeno uno dei giochi di lancio per la PS4 e un abbonamento al servizio PlayStation Plus per ogni console distribuita. Questi due acquisti consentirebbero alla casa nipponica si incassare profitti per circa 60 dollari, ovvero quelli necessari a pareggiare il maggior costo dell’hardware.
L’entità della perdita non è comunque stata confermata ma pare che Sony dovrà vendere almeno due titoli di lancio e un abbonamento a PS Plus per guadagnare inizialmente qualcosa e recuperare l’investimento fatto per realizzare la nuova PlayStation 4; il dirigente ha infatti «solamente detto che l’azienda si aspetta di avere un profitto sull’acquisto da parte dell’utente medio». Quanto reso noto comunque implica che il prezzo reale con cui l’azienda avrebbe ammortizzato l’investimento iniziale è di 459 dollari, un costo vicino a quello della rivale Xbox One che, però, include anche la tecnologia Kinect. Al contrario di Microsoft, Sony ha però optato per una strategia di vendita in perdita così da abbassare il prezzo della console al lancio (PS4 costerà 399 euro, Xbox One 499 euro) e cercare di guadagnare i favori dei videogiocatori di tutto il globo.
A ogni modo, per quanto riguarda le perdite dovute alla produzione dell’hardware, PS4 raggiungerà il punto di pareggio molto più velocemente di PS3. Si ricorda che nello scorso agosto Masaru Kato, CFO di Sony, aveva anticipato che «gli investimenti effettuati per il lancio di PS4 sono molto, molto inferiori rispetto a quelli di PS3». L’ormai “vecchia” console faceva infatti perdere alla società tra i 240 e i 300 dollari circa a unità, una cifra dunque molto maggiore rispetto a quella stimata per la piattaforma next-gen. Infine una curiosità: Nintendo ha attuato una strategia simile a quella Sony, vendendo la Wii U in perdita. Anche in questo caso basta l’acquisto di un gioco per rendere Wii U una console in attivo.