Una delle software house che hanno segnato il periodo d’oro dell’Amiga fu certamente la Psygnosis, creatrice di alcuni dei più bei titoli (almeno come grafica) mai usciti per la serie di computer Commodore.
La società venne fondata da Ian Hetherington e Jonathan Ellis, a Liverpool, sulle ceneri della defunta Imagine Software, avvenuto nel 1984. Grazie alla presenza di grafici di primo livello e di artisti come Garvan Corbett, Jeff Bramfitt, Colin Rushby, Jim Bowers e Neil Thompson, il team raggiunse presto uno standard di eccellenza nelle sue creazioni per Amiga.
Psygnosis cercò di spingere al limite le potenzialità della piattaforma, sviluppando titoli che venivano presi come riferimento visivo del settore videoludico del tempo. Psygnosis teneva moltissimo all’alto livello grafico dei suoi giochi: il suo motto era “vedere per credere”, e i giochi venivano pubblicati solo quando ognuno dei membri del team credeva di aver fatto davvero il suo meglio. Questa scelta faceva lievitare i tempi di sviluppo dei giochi e spesso solo per completare la parte grafica occorrevano oltre sei mesi di lavoro. I risultati erano alla fine notevolissimi: titoli come Shadow of the Beast mostrarono il maggior numero di livelli di parallasse del periodo. Le qualità tecniche del gioco, dalla grafica avanzata e a un sonoro di qualità, resero il titolo uno dei maggiori successi del 1989 e spinsero molti rivenditori a utilizzarlo per mostrare le potenzialità dell’Amiga.
L’attenzione al valore estetico dei prodotti Psygnosis si rivelava anche in molte delle copertine delle confezioni dei videogiochi, che portavano l’inconfondibile firma dall’artista Roger Dean, noto anche per aver realizzato molte cover dei dischi del gruppo musicale Yes.
Altri grandi successi per Amiga, come Barbarian, Chronos Quest e Obliterator crearono un’ottima reputazione per Psygnosis e questa si è tramandata fino ad oggi. La compagnia incorporò nel tempo alcuni talentuosi team di programmazione come Reflections (ricordati per Shadow of the Beast), DMA Design (autori di Blood Money, la cui intro animata rimane ancora oggi una delle più belle per Amiga, e Lemmings), e Art & Magic (autori del il bellissimo Agony).
Paradossalmente, forse il maggior successo della società arrivò grazie ad un titolo non eccezionale graficamente: Lemmings. Il gioco venne rilasciato nel 1991 per Amiga e in seguito venne convertito per moltissime altre piattaforme generando molti seguiti. Creato dal team scozzese DMA Design, il gioco era un puzzle nel quale bisognava evitare che gli esserini, tanto innocui quanto stupidi, andassero incontro a morte certa e raggiungessero incolumi l’uscita del livello. Un anno dopo arrivò anche il progetto più fallimentare per la Psygnosis: Aquaventura, che dopo ben quattro anni di sviluppo, deluse più o meno tutti ed ebbe scarsissime vendite.
Nel 1993 Psygnosis venne acquisita dalla Sony che voleva i team più talentuosi per spingere le vendite della PlayStation. Per la console Sony, il team creò altri grandi successi come Wipeout, Destruction Derby, G-Police e la serie Colony Wars. Nel 1999 la Psygnosis perse il suo marchio indipendente e divenne la Sony Studio Liverpool, ma alcuni degli sviluppatori di quei mitici anni ’80 e ’90 continuano a lavorare per lo studio. Emblema indimenticabile di quegli anni, in totale la compagnia ha creato oltre 100 videogame per Commodore 64, Amiga, PC e Playstation, e il suo marchio con la civetta rimane ancora adesso uno dei simboli più importanti dell’universo videoludico di quei tempi.