Segnatevi questa data: 2012. Non sarà la fine del mondo, ma certamente quella di un mondo in cui i mezzi di comunicazione erano gli stessi da cento anni. Perché l’anno prossimo, anche in Italia la pubblicità online supererà quella sulla carta stampata.
Il dato è emerso dallo IAB forum di Milano, una due giorni dedicata all’advertising online che da anni monitora lo sviluppo economico del Web rispetto ai canali tradizionali. E se negli USA tale fenomeno è consolidato, anche in Italia ci si appresta a un’importante svolta.
D’altra parte, il merito del Web si congiunge con la crisi della carta stampata, così se la torta del mercato pubblicitario è complessivamente in calo, la fetta per chi lavora sul Web è cresciuta del 15%, con investimenti pari a un miliardo di euro: la display (banner sui siti) cresciuta del 16% con 455 milioni, e +18% per la search (derivata dai motori di ricerca) a quota 448 milioni. Una cifra nove volte inferiore a quella del mercato pubblicitario televisivo, ma comunque destinata a superare di slancio tutti gli altri.
Naturalmente questo dato apre uno scenario già intuibile negli ultimi anni: un grosso trasferimento tecnologico e professionale dai media tradizionali al Web. Ma l’Italia è pronta a questo passo? Pensando a problemi infrastrutturali e legislativi, si direbbe di no, come ha spiegato Salvatore Ippolito, il presidente di IAB, nella sua relazione introduttiva (PDF):
“Siamo ancora poco attivi sulla Rete, soprattutto nella fascia più adulta della popolazione e la rete veloce non raggiunge tutto il Paese (…). Il primo obiettivo è far sì che nel 2012 anche in Italia l’online diventi il secondo media dopo la televisione, mentre il secondo è arrivare al 2015 con una quota della pubblicità online pari al 20% sul mercato, per un valore di 2 miliardi.”
Per chi volesse saperne di più, è possibile seguire la diretta streaming degli interventi nella due giorni milanese.