Punto.com: fine dell'avventura

Dopo due anni di vita, cessa le attività il quotidiano sulla comunicazione. Le associazioni della stampa attaccano l'editore.
Punto.com: fine dell'avventura
Dopo due anni di vita, cessa le attività il quotidiano sulla comunicazione. Le associazioni della stampa attaccano l'editore.

Da oggi non è più nelle edicole italiane Punto.com, il quotidiano dedicato al mondo della comunicazione nato il 14 febbraio 2001. Collegandosi al sito del giornale, si legge che «i servizi di www.puntocomonline.it sono temporaneamente sospesi». Ma è una sospensione che ha tutta l’aria di una chiusura definitiva.

Punto.com era nato il 14 febbraio 2001 con il nome di .Com. Direttore era Marco Barbieri. Il quotidiano finisce nei progetti della HDC di Luigi Crespi che a settembre del 2002, piazzando una propria concessionaria di pubblicità (la “Centunesima”) e prelevando il 25% dell’editrice Punto Com con un’opzione al 51% da esercitare entro il dicembre 2002, diventa il vero editore del quotidiano.

Il cambio al vertice si ripercuote sulla veste grafica di .Com, che cambia testata, ma soprattutto sulla linea editoriale, con le conseguenti dimissioni di Barbieri e la sua sostituzione da parte di Emanuele Bruno. A dicembre, Luigi Crespi decide di non esercitare l’opzione di acquisto, aprendo di fatto la strada alla chiusura del giornale.

«Il Sindacato dei Giornalisti esprime solidarietà ai colleghi della redazione, stigmatizza l’irresponsabile comportamento dell’editore che da dicembre ha lasciato i dipendenti senza stipendio e si attiverà per salvaguardare tutti i posti di lavoro dei colleghi», si legge in un comunicato congiunto di Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Associazione Stampa Lombarda e Associazione Stampa Romana. «La chiusura di un giornale e ancor più di un quotidiano della comunicazione non può che lasciare profonda amarezza».

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