Il primo trimestre del 2018 di Alphabet, la società madre di Google, vede una forte crescita a due cifre nel complesso, con la pubblicità che guida gran parte delle sue entrate. I numeri diramati per la trimestrale sono importanti: 31,1 miliardi di dollari di guadagni, che hanno generato 7 miliardi di entrate operative nei soli primi tre mesi dell’anno, con un utile per azione pari ai 13,53 dollari.
Nello specifico, Alphabet ha dichiarato di aver generato entrate per 31 miliardi di dollari nei tre mesi chiusi al 31 marzo 2018, spingendo l’utile netto del 73% a 9,4 miliardi di dollari. Circa l’85% delle entrate proviene dall’advertising online, per una cifra pari a ben 26,6 miliardi, mentre la divisione “Altre scommesse” – che comprende aziende come Waymo per la guida autonoma – ha registrato entrate per 150 milioni, causando una perdita operativa di 571 milioni, anche se si tratta di un leggero aumento rispetto ai 132 milioni generati nel medesimo periodo dell’anno precedente. Le “Altre entrate” di Alphabet, che comprendono le attività hardware, Google Play Store e Nest, hanno invece registrato introiti per 4,35 miliardi di dollari, oltre 1 miliardi di dollari in più rispetto al Q1 2017.
Il margine di profitto operativo è sceso al 22%, dal 27% dell’anno precedente, riflettendo l’aumento della spesa attorno a una serie di nuove attività, tra cui l’hardware e il cloud computing.
Come anticipato, la parte più consistente dei guadagni di Alphabet proviene proprio da Google e nello specifico dalla pubblicità. I costi di acquisizione del traffico sono aumentati di 2 punti percentuali; i clic pagati hanno visto un incremento del 59% e il costo per clic è sceso del 7% rispetto all’anno precedente. È una tendenza che sta proseguendo nel tempo: i clic pubblicitari a pagamento continuano a salire, ma il costo per ciascuno di loro sta diminuendo.
Alphabet oggi dispone di 102 miliardi di dollari nelle sue casse e conta oltre 85 mila dipendenti in tutto il globo.