Apple annuncerà oggi i risultati fiscali del Q1 del 2014, quello che in realtà copre l’ultima parte del 2013 comprese le feste natalizie. A alle 14 del fuso locale – dopo le 22 in Italia – si saprà se Cupertino avrà mantenuto le promesse indirettamente fatte a Wall Street: l’incubo della prima metà del 2013 è davvero finito? Ecco cosa attendersi dalla conferenza con gli investitori di questa sera.
Non vi è bisogno di soffermarsi troppo: i primi 8 mesi del 2013 sono stati abbastanza in sordina per Apple, con una discesa lenta e costante in borsa. Poi l’arrivo di iPhone 5S e iPhone 5C ha ridato nuova linfa al gruppo e, proprio per questo, gli occhi degli esperti sono puntati sugli ultimi tre mesi dell’anno, quel periodo che l’azienda fa corrispondere al Q1 del successivo. Gli analisti, come già visto in un precedente intervento, sembrano molto fiduciosi delle strategie scelte da Cupertino e parlano già di vendite record per i melafonini. Ma potrebbe essere un altro prodotto – iPad – a mostrare invece la migliore performance.
Come già accennato, gli esperti si attendono una vendita di iPhone pari a 50-60 milioni di esemplari nel trimestre, dominati dall’esplosione di iPhone 5S. Si tratta di un fatto insolito per Cupertino – solitamente le release “S” ottengono sul mercato performance inferiori rispetto ai modelli completamente ridisegnati – ma pare proprio che il melafonino a 64 bit sia il device più venduto di sempre. Più difficili le stime su iPhone 5C, un terminale che ha dovuto scontare i rifiuti di un prezzo troppo alto per l’utenza, anche perché Apple solitamente fornisce dati aggregati e non suddivisi per tipologia di smartphone.
Se la crescita di iPhone appare comunque scontata, così non è per l’universo iPad. Il tablet di Cupertino, grazie anche al nuovo e super-sottile iPad Air, si avvia progressivamente a diventare il core business dell’azienda. Nel 2012 l’azienda ha venduto 22,9 milioni di esemplari nel quarto natalizio, a settembre dell’anno dopo – ovvero poco prima dell’introduzione dei nuovi modelli – ha segnato 14,5 milioni di unità, una lievissima inflessione rispetto al periodo di riferimento ma con una crescita globale del 3%. La scommessa è allora sui 25-30 milioni di iPad – volendo essere abbondanti nelle stime – per il Q1 del 2014, considerata anche la maggior differenziazione della linea e la disponibilità dei prodotti, finiti ciclicamente sold out. A trainare le vendite sarebbe proprio iPad Air, seguito a ruota da iPad Mini in versione classica e iPad Mini con Display Retina, quest’ultimo svantaggiato dai problemi di produzione e dal numero di esemplari limitato.
Più complesse, infine, le previsioni sui Mac. Sebbene Apple abbia sempre segnato una crescita sul comparto dei computer mentre tutti gli altri produttori subiscono un calo per causa dei device mobile, dal 2013 vi è un andamento più rallentato. Sono stati 4,1 i milioni di Mac venduti nel Q1 del 2013, penalizzati anche dall’allora appena introdotto iMac dal design super-sottile, slittato praticamente dopo le vacanze di Natale. Quest’anno Apple potrebbe pagare pegno per quel Mac Pro acclamato ma non ancora disponibile sul mercato, così come di aggiornamenti minori della linea MacBook, con un MacBook Air che inizia a sentire gli anni di un mancato redesign. Mancano poche ore, tuttavia, per aver risposta a queste domande.