Qbo, il piccolo robot realizzato da The Corpora, può adesso muoversi autonomamente ed evitare gli ostacoli grazie al sensore 3D ASUS Xtion Pro Live, montato sulla sua testa. Nel corso degli ultimi mesi, Qbo ha ricevuto diversi aggiornamenti, l’ultimo dei quali è la capacità di riconoscere un proprio simile e se stesso in uno specchio.
Il simpatico robottino è stato creato utilizzando software open source che viene eseguito su una piattaforma hardware composta da una scheda madre mini ITX, un processore Intel Core i3 e 2 GB di RAM. Qbo integra due videocamere HD (una per ogni occhio) e quattro sensori ad ultrasuoni, ma il team di sviluppo ha voluto aggiungere un ulteriore sensore, ovvero l’ASUS Xtion Pro Live per dare al robot una vista tridimensionale.
L’abilità di effettuare una mappatura dell’ambiente circostante e di localizzare gli oggetti viene definita in robotica con il termine SLAM (Simultaneous Localization And Mapping) e può essere implementata in diversi algoritmi, usando vari tipi di sensori (laser, sonar, webcam, odometri, ecc.). Gli ingegneri di The Corpora hanno scelto il sensore ASUS che funziona in modo simile a Kinect, ma è stato preferito al dispositivo Microsoft in quanto di dimensioni inferiori.
Xtion Pro Live emette una nuvola di punti 3D che, insieme ai sensori odometrici e al giroscopio integrati nel robot, consente a Qbo di costruire mappe, modelli 3D degli oggetti e la localizzazione autonoma in tempo reale. In pratica, si ottiene un sistema visivo più accurato e sofisticato rispetto a quello possibile con le videocamere stereoscopiche e i sensori ad ultrasuoni. Nel video si possono vedere le quattro fasi in cui si suddivide il test, dal montaggio del sensore sulla testa di Qbo alla navigazione autonoma attraverso la stanza, utilizzando la mappa 2D costruita dal robot con Xtion Pro Live.
[youtube]dpB3vLHjYPk[/youtube]