Ha visto la luce in giornata un nuovo progetto di MTV Italia e Telecom Italia Media che, per stessa ammissione del gruppo di gestione, nasce nel Bel Paese ma non pone confini al servizio: trattasi di Qoob, una sorta di YouTube basato su postulati diversi e su sicure promesse derivanti da una nuova forma di sublimazione tra quel che è il video e quella che è divenuta la distribuzione via Internet. Tutto ciò, ancora, innaffiato da un po’ di opportunità mainstream con una distribuzione televisiva tramite digitale terrestre.
Homepage Qoob.tv
Le scelte grafiche adoperate per l’interfaccia sono sicuramente opinabili, ma il progetto è di per sè valido nella sua estrema peculiarità rispetto ad altri servizi nello stesso ambito. Qoob, in particolare, promette totale rispetto della proprietà intellettuale cercando per il proprio archivio solo ed esclusivamente materiale totalmente “user generated”. Video, immagini, musica: gli utenti che intendono far parte della community debbono semplicemente apportare il proprio originale contenuto e, oltre a metterlo a disposizione degli altri, potrebbero trovare la propria produzione sul canale “tv” che fa dei contenuti immessi un flusso unico di odor televisivo.
Gli ingredienti del 2.0 ci sono tutti: i video possono essere commentati e votati, la divisione in vari canali ne permette un’ordinamento logico ed MTV Italia si riserva la possibilità di finanziare i progetti più interessanti per ottenere in cambio materiale sempre più qualitativo. Così spiega il funzionamento del tutto la pagina di “about”: «scegliamo con continuità i contenuti che possono andare in tv sulla base di una valutazione editoriale e della rilevanza che scaturisce dal sito. Se il tuo contenuto è stato scelto ti contatteremo sia per trasmetterlo che per possibili collaborazioni». Il primo figlio della cosiddetta “Qoob Foundation” è Techstuff, «una produzione interamente finanziata da QOOB che sarà trasmessa dal 30 novembre su Qoo. Si tratta di una serie di mini-documentari da 3 minuti circa ciascuno, da un’idea originale di Toborexperiment ed è un compendio dell’elettronica, dal theremin alla musica concreta passando per le drum-machine».
Al momento il sito ospita soprattutto piccole documentazioni, video musicali autoprodotti e corti cinematografici. Simpatico è il modo con cui MTV spiega il principio con cui Qoob nasce trovando nuove dimensioni a partire dalle precedenti esperienze sul campo: «come ogni evoluzione, anche quella che ha trasformato Yos in Flux e Flux in QOOB è stata naturale e necessaria: da punto a linea a cubo […] QOOB è il terzo stadio evolutivo di Yos e di Flux, ossia di un media organico che entra ora nella fase tridimensionale, con il suo flusso televisivo “classico”, le varie piattaforme di distribuzione, i canali tematici e la produzione di contenuti creati dagli utenti».
Risulta essere disponibile fin da subito anche il canale wap con cui accedere ai contenuti tramite strumentazione per telefonia mobile. Nulla è dato a sapersi circa le potenzialità economiche della macchina che MTV e TI Media stanno mettendo in moto. Al momento il sito non ha pubblicità nè forme di abbonamento, ma è presumibile il fatto che prima di parlare di entrate il progetto intenda imporsi, conquistare una community e valutare solo in seguito il da farsi secondo quelle che sono le linee comuni per questo tipo di servizi.