I ricercatori di Check Point hanno scoperto quattro gravi vulnerabilità nei driver dei chip Qualcomm. Essendo questi processori molto diffusi, l’azienda ha stimato che oltre 900 milioni di smartphone e tablet Android sono a rischio e potrebbero quindi subire un attacco che consente di ottenere i privilegi di root. I dettagli tecnici sono stati illustrati nel corso della conferenza di sicurezza DEF CON 24 di Las Vegas.
Check Point ha rilevato le vulnerabilità in molti smartphone Android, anche quelli arrivati da poco sul mercato, come i Samsung Galaxy S7 e S7 edge, OnePlus 3, LG G5 e HTC 10. Anche il BlackBerry DTEK5, considerato lo smartphone Android più sicuro, è vulnerabile. Questi modelli, così come i Nexus 5X, 6 e 6P di Google, riceveranno sicuramente una patch nei prossimi giorni. Il problema riguarda invece i numerosi dispositivi, ormai abbandonati dai rispettivi produttori, che non verranno mai aggiornati.
Le quattro vulnerabilità possono essere sfruttate mediante l’installazione di un malware nascosto in un’app infetta, distribuita tramite APK e camuffata da app legittima. Un simile exploit consente di accedere ai dati personali dell’utente, tracciare gli spostamenti tramite GPS, registrare audio e video, intercettare le password digitate sulla tastiera. Qualcomm ha già rilasciato le patch, ma è necessario attendere tutti i passaggi prima di poter aggiornare lo smartphone. Google ha risolto tre vulnerabilità con gli ultimi update di sicurezza, mentre la quarta verrà risolta a settembre. Purtroppo, la frammentazione di Android complica ulteriormente la situazione.
Per verificare se il proprio dispositivo è vulnerabile, Check Point ha pubblicato sul Google Play Store l’app QuadRooter Scanner. Al termine della scansione verrà mostrato l’elenco delle vulnerabilità.