Operazioni complesse, come il riconoscimento della voce o delle immagini, richiedono l’accesso al cloud per la loro elaborazione, dato che gli smartphone hanno vincoli in termini di prestazioni e consumi. Qualcomm ha annunciato un Artificial Intelligence (AI) Engine che permetterà di eseguire gli algoritmi di machine learning direttamente sui dispositivi con processori Snapdragon 845, 835, 820 e 660.
Il chipmaker californiano sottolinea che portare l’intelligenza sui dispositivi migliora l’esperienza d’uso, soprattutto in assenza di connessione. Le funzionalità IA, sfruttate ad esempio per scegliere i parametri di scatto più adatti al soggetto o alla scena inquadrati, richiedono il collegamento ad Internet. Inoltre l’elaborazione non avviene in tempo reale, a causa della latenza. Un altro aspetto negativo riguarda la privacy, in quanto la trasmissione dei dati potrebbe essere intercettata. Questi problemi non esistono con il Qualcomm AI Engine che utilizza tre componenti dei SoC Snapdragon 845, 835, 820 e 660, ovvero DSP Hexagon, GPU Adreno e CPU Kryo.
L’approccio di calcolo eterogeneo permette agli sviluppatori di eseguire le applicazione IA in maniera veloce ed efficiente direttamente sul dispositivo mobile. La scelta del chip più adatto (CPU, GPU o DSP) viene effettuata tramite lo Snapdragon Neural Processing Engine (NPE) che supporta i framework Tensorflow, Caffe e Caffe2, il formato Open Neural Network Exchange (ONNX) e vari sistemi operativi. Il Qualcomm AI Engine supporta inoltre le API Android Neural Networks, introdotte da Google con Oreo. Infine, la libreria Hexagon Neural Network (NN) permette di eseguire gli algoritmi IA direttamente sul Vector Processor del DSP Hexagon.
Tra i produttori di smartphone che sfrutteranno il Qualcomm AI Engine ci sono Xiaomi, OnePlus, Vivo, Oppo, Motorola, ASUS e ZTE. Alcuni partner dell’azienda californiana effettueranno dimostrazioni al Mobile World Congress 2018 di Barcellona.