Nuovo episodio nella vicenda che, ormai da mesi, vede opposte Apple e Qualcomm anche davanti alle corti. Dopo aver ottenuto il blocco delle vendite di alcuni modelli di iPhone in Cina, superato da Apple con aggiornamento di iOS 12, il chipmaker compie un altro passo importante in Germania. A seguito dell’ingiunzione sulla vendita di alcuni iPhone all’interno del territorio tedesco, Qualcomm ha confermato di aver depositato la somma necessaria per rendere il provvedimento esecutivo.
La questione è ormai ben nota: qualche settimana fa, Qualcomm ha ottenuto dal tribunale regionale di Monaco di Baviera il blocco delle vendite di iPhone 7 e iPhone 8 sul territorio tedesco. Secondo il chipmaker, il gruppo di Cupertino avrebbe violato alcune proprietà intellettuali relative all’amplificazione di potenza e all’alimentazione delle batterie per i suoi smartphone. Per rendere effettiva l’ingiunzione, tuttavia, la normativa tedesca prevede il deposito di una cauzione, pensata anche come copertura del danno dell’avversario in caso non dovessero essere rinvenute violazioni nel successivo processo.
In una nota consegnata alla stampa, Qualcomm ha confermato di aver depositato la somma necessaria, pari a 1.34 miliardi di euro:
Qualcomm Incorporated ha annunciato oggi di aver depositato la cauzione a copertura dei potenziali danni sostenuti da Apple per un totale di € 1,34 miliardi. La cauzione è necessaria affinché Qualcomm sia in grado di far rispettare l’ingiunzione stabilita dalla Corte lo scorso 20 dicembre 2018, che ha dichiarato Apple colpevole di aver violato il brevetto di Qualcomm sulla tecnologia di risparmio energetico utilizzata negli smartphone. La Corte ha ordinato a Apple di cessare la vendita, la commercializzazione e l’importazione ai fini di vendita in Germania di tutti gli iPhone che violano il brevetto. Ha inoltre ordinato a Apple di ritirare questi iPhone da rivenditori terze parti in Germania.
In una nota pubblicata qualche giorno fa, Apple ha confermato la propria intenzione di ricorrere in appello, considerando irricevibili le richieste del rivale. Inoltre, il gruppo di Cupertino ha sottolineato come l’ingiunzione non riguardi gli ultimi modelli della propria linea, tra cui iPhone XS, iPhone XS Max e iPhone XR.