Niente da fare per Broadcom, il board di Qualcomm ha respinto all’unanimità la proposta d’acquisto formulata alcuni giorni fa. Come noto alle cronache, Broadcom sta tentando in tutti i modi di acquisire il produttore di processori e di recente ha messo sul piatto ben 121 miliardi di dollari più il totale accollo del debito di Qualcomm che vale 25 miliardi di dollari.
Il produttore di processori, però, ringrazia Broadcom per l’offerta ma la respinge con decisione al mittente. Innanzitutto, il board mette in evidenza come l’offerta sia ancora al di sotto del reale valore dell’azienda, soprattutto in ottica futura visto che la società è in procinto di acquistare NXP Semiconductors NV che rafforzerebbe ulteriormente il suo valore. Inoltre, il produttore di processori sarà uno dei prossimi principali protagonisti dell’era del 5G e questa sua posizione di leadership ne dovrebbe accrescere ulteriormente il valore.
Per Qualcomm, dunque, la proposta di Broadcom, per quanto molto lusinghiera ed importante, non è sufficiente ed è stata così nuovamente respinta.
Il rifiuto di Qualcomm è decisamente interessante considerando la sua attuale situazione economica. Anche se i bilanci non sono in rosso, Qualcomm sta attraversando un momento non particolarmente felice. Tuttavia, l’azienda punta con decisione sul futuro quando i mercati del 5G e dell’Internet of Things saranno maturi. Mercati in cui Qualcomm sarà sicuramente protagonista e che dovrebbero aiutare la società a migliorare il suo business.
Qualcomm, tuttavia, nell’ottica di voler sempre massimizzare il valore dell’azienda per i suoi azionisti, si è detta disposta ad incontrare Broadcom per discutere della proposta.
Difficile pensare, comunque, che Broadcom intenda mollare la presa su Qualcomm. Il prossimo 6 marzo il produttore di processori rinnoverà il suo consiglio di amministrazione e sembra che Broadcom abbia già pronta una cordata per provare ad entrare nella stanza dei bottoni della società per spingere verso la fusione.
Ma anche se si arrivasse all’accordo, bisognerà vedere cosa diranno i Regolatori visto che l’azienda che ne nascerebbe potrebbe avere troppo peso nel mercato dei chip.