Nuova puntata della vicenda che, da ormai diversi mesi, vede contrapposte Apple e Qualcomm sul fronte dei brevetti. A seguito del tentativo di blocco della produzione di iPhone in Cina, così come raccontato dalla stampa specializzata negli ultimi giorni, il chipmaker aggiunge un tassello all’intricata questione. Durante la conferenza D.Live del Wall Street Journal, infatti, il CEO di Qualcomm Steve Mollenkopf ha spiegato come intraveda una risoluzione futura delle divergenze con la società di Cupertino.
Secondo quanto riferito dal CEO, Apple e Qualcomm si ritroverebbero oggi opposte in merito alle tariffe delle royalties per “tecnologie fondamentali” impiegate all’interno di iPhone. Stando a quanto suggerito, gli smartphone di Cupertino non potrebbero funzionare correttamente senza avvalersi della proprietà intellettuale del chipmaker e questo ne giustificherebbe prezzi sostenuti:
La cosa importante da ricordare è come questa sia fondamentalmente una discussione sui prezzi di tecnologie essenziali, che rendono lo smartphone quello smartphone.
Tuttavia, Mollenkopf non ritiene la questione possa portare a una rottura definitiva con il gruppo di Cupertino, data la storia di lunga collaborazione che ha caratterizzato i due gruppi negli ultimi anni:
Penso che la supereremo, abbiamo una forte relazione produttiva con Apple. A volte vi sono delle dispute, ma abbiamo un rapporto molto ampio. […] Lo risolveremo.
Come ormai noto, Apple e Qualcomm discutono dall’inizio del 2017, quando il gruppo di Cupertino ha espresso il proprio disappunto alla Federal Trade Commission, seguito da una causa da 1 miliardo di dollari, per prezzi considerati anticoncorrenziali per le tecnologie Qualcomm. Il chipmaker ha risposto sottolineando come tali tecnologie siano essenziali per Apple e, pochi giorni fa, ha espresso desiderio di bloccare la produzione e l’esportazione di iPhone in Cina, tramite le autorità locali. Al momento, non è nota la possibilità, né le tempistiche, per un accordo futuro. Non resta che attendere, nel frattempo, l’eventuale risposta dalle parti di Apple Park.