Prendendo spunto dalla recente pubblicazione di una lista relativa ai 25 migliori blog per il 2009, sul settimanale “Time” (in partnership con CNN), è interessante chiedersi quali sono le caratteristiche distintive dei blog premiati e se all’originalità dei contenuti si accompagna quella degli inserti pubblicitari.
I blog sono stati premiati per il modo con cui propongono e gestiscono i contenuti (se questi sono “tradizionali”, come le notizie, le recensioni di film, i commenti politici, ecc.) o per l’originalità dell’idea che ne è alla base. I primi tre sono: Talking Points Memo, blog di news molto articolato, che si affida in modo intelligente al cosiddetto “crowdsourcing”; il blog politico Huffington Post, che propone una Home page lunga e molto articolata; Lifehacker, che propone “trucchi” e strumenti per “aggiornare/upgradare la propria vita” (non solo quella tecnologica: si affrontano piccoli e grandi contrattempi del quotidiano).
Quest’ultimo è probabilmente uno dei più interessanti per il modo con cui propone gli inserti pubblicitari. Approfittando del contesto (con post relativi a problemi di ogni giorno), la pubblicità è inserita mediante “sponsored post” commentabili: si capisce che è un messaggio pubblicitario perché una piccola cornice circonda il post, anche se questo è in tutto e per tutto impaginato e presentato come gli altri post.
Il click-through potrebbe essere così agevolato da una specie di “automatismo” della lettura. Da questo punto di vista, sono diversi i “simil-post” che troviamo sul sito citato di Huffingtonpost: anche qui il messaggio pubblicitario è incorniciato (in modo più evidente), anche se titolo e testo hanno gli stessi caratteri del post. In questo caso però i post non appaiono commentati. Per il resto, in questi “Best Blog 2009” non si va molto al di là dei banner consueti…