Nei prossimi giorni l’AGCOM lancerà un tool con il quale gli utenti potranno verificare la rispondenza delle promesse dei propri provider con l’effettiva qualità del collegamento con cui si ha accesso alla rete. Nel frattempo però, le prime valutazioni sulla rete nazionale giungono da Cisco grazie ad una ricerca che valuta la situazione internazionale posizionando il nostro paese al 26esimo posto in termini di qualità del network.
In linea generale le risultanze della ricerca sono estremamente buone poichè dimostrano quanto la rete sia migliorata negli anni per rispondere alle esigenze di una popolazione che ha ormai raggiunto e superato quota 2 miliardi di utenti a livello internazionale. Spiega Cisco: «La terza edizione dello studio sulla qualità delle connessioni a banda larga nel mondo evidenzia costanti miglioramenti: molti paesi sono già pronti per le applicazioni Internet del domani rispetto agli anni precedenti e i due terzi dei paesi analizzati sono in grado di soddisfare pienamente le attuali esigenze. Nel complesso, grazie a una serie di investimenti in infrastrutture, la qualità della banda larga nel mondo è aumentata del 50% in soli tre anni e la penetrazione continua a migliorare, con circa la metà delle famiglie (49%) che ora hanno accesso alla banda larga (rispetto al 40% nel 2008)».
La ricerca è stata sviluppata grazie alle misurazioni effettuate sul sito speedtest.net ed il Broadband Quality Score risultante si basa sui tre elementi cardinali per la misurazione dei collegamenti:
- capacità di download
«la velocità di download media globale è aumentata del 49% in soli tre anni (3.271 Kbps nel 2008, 4.882 Kbps in Kbps 2009 e 5.920 nel 2010)» - capacità di upload
«la velocità media di upload globale è aumentata del 69% in tre anni (794 Kbps nel 2008, 1.345 Kbps nel 2009. Kbps 1.777 nel 2010)» - tempi di latenza
«i tempi di latenza si sono ridotti del 25% a 142ms. Questo dato supera di poco i 140ms nel 2009, ma comunque è notevolmente inferiore rispetto 189ms nel 2008»
14 paesi monitorati risultano pienamente in linea con le necessità della rete di domani, mentre il 66% delle nazioni monitorate necessita di ulteriori interventi: l’Italia figura in quest’ultimo gruppo, estremamente in ritardo rispetto alle avanguardie orientali rappresentate da Giappone e Corea del Sud. La Corea, in particolare, si configura come il paradiso della banda larga: la media misurata è pari a 33.5Mbps in download (+55% in un anno), 17Mbps in upload (+240%) e 47ms di latenza media. Nel paradiso della banda larga, inoltre, non c’è digital divide e l’accesso è democratico: la penetrazione è ormai pari al 100%.