Era il 1999. Google era appena nato (ha compiuto 12 anni nei giorni scorsi) ed Excite era un brand affermato. Erano gli anni del grande entusiasmo, gli anni della Rete come la chimera dell’immediato successo. Erano gli anni che anticiparono lo scoppio della bolla ed i soldi fluivano in modo spesso irrazionale. Ad Excite in quegli anni capitò tra le mani il più grande degli affari. Con il senno del poi, però, è tutto più semplice ed il giudizio non può che essere chiaro: in quegli anni sbagliarono in molti.
In quegli anni Yahoo rifiutò di acquisire Google, e questo è storia. Ma da uno degli incontri previsti al TechCrunch Disrupt, emerge che anche un altro grande nome dell’epoca rifiutò la stretta di mano con Larry Page e Sergey Brin: Excite. A parlarne è Vinod Khosla, il quale spiega come nel 1999 la proposta arrivò direttamente sulla scrivania dei vertici del gruppo: per 1 milione di dollari Google sarebbe diventato un servizio nelle mani di Excite.
[nggallery id=26 template=inside]
Difficile dire come sarebbe andata la storia con un pizzico in più di lungimiranza. Quel che è chiaro è invece cosa è successo in realtà: Excite rifiutò la proposta ed anche abbassando la richiesta del 25% rispetto alle prime pretese di Page e Brin l’opinione di George Bell (ai tempi CEO Excite) non venne smossa. L’affare, quindi, andò in fumo.
Oggi Excite è un brand attivo sotto la proprietà IAC, ma è rimasto ai margini del Web che conta come una delle tante vittime sacrificali dell’epoca dei grandi portali. Google è il leader incontrastato della rete dopo aver cambiato le regole e gli equilibri del mondo della ricerca online. Tutto il resto è quel che la storia ha scritto a causa di una stretta di mano rifiutata e di un assegno mai firmato.