Quando si pensa alla FoppaPedretti, si pensa in automatico a scalette, carrelli, piani da stiro, letti per bambini ed altro materiale per la casa o per il giardino. Il Cialis non dovrebbe in teoria aver nulla a che vedere con il noto marchio, tuttavia secondo Google le due parole hanno qualcosa in comune in almeno 12600 casi. Ed il motivo è tutto racchiuso in una parola ormai tristemente nota a tutti: spam.
Il meccanismo è il medesimo già segnalato anzitempo per la Metropolitana di Napoli: un sito viene preso di mira, il sistema viene in qualche modo compromesso e le pagine vengono intrise di contenuti improbabili aventi finalità molto precise. Tali pagine, infatti, vengono riempite di testi pensati per costruire link verso siti terzi, ma facendo in modo che nessun motore di ricerca possa notare la finalità vera del tutto. I link verso siti per la distribuzione di Cialis, in questo caso, sono stati mischiati a testo studiato ad arte e buttato (in modo spesso casuale) all’interno delle pagine di presentazione dei prodotti dell’azienda colpita:
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La FoppaPedretti, pur del tutto inconsapevolmente, non può che trarne danno diretto: in termini di immagine prima, in termini di posizionamento poi. Se Google dovesse considerare doloso il comportamento dell’azienda, infatti, il sito potrebbe essere penalizzato e potrebbe slittare nel ranking sul motore. Per questo motivo l’azienda è stata avvisata anzitempo e dovrà ora correre rapidamente ai ripari tanto per eliminare le pagine contenti spam, quanto per scovare il modo con cui gli spammer hanno avuto accesso al sistema per introdurre i contenuti desiderati.
Webnews, che ha ricevuto notifica del problema grazie alla segnalazione di Luca aka LiveSupport, ha prontamente notificato l’attacco al servizio assistenza FoppaPedretti. Al momento non è stata ricevuta alcuna risposta e le pagine risultano al momento regolarmente raggiungibili.
Update
Come da notifica ricevuta dai tecnici FoppaPedretti, i quali sono prontamente intervenuti sul server alla ricerca delle pagine corrotte, il problema è stato risolto: le pagine di spam non sono più presenti sul sito ed un redirect automatico porta l’utente proveniente da Google direttamente sulla homepage del sito ufficiale del gruppo.