Chi ritiene eccessivo imporre l’obbligo di patentino e assicurazione per l’utilizzo dei droni, misura voluta da ENAC e in vigore nel nostro paese a partire da oggi, dedichi qualche minuto alla lettura di questo articolo. La notizia arriva dal Texas, più precisamente dalla Contea di Montgomery, dove l’ufficio dello sceriffo ha confermato quanto avvenuto al velivolo controllato da remoto acquistato nel 2011 per 250.000 dollari: si è schiantato nelle acque del lago Conroe.
Un investimento coperto da fondi pubblici, che all’epoca suscitò molte polemiche e malumori nella comunità locale, sia per la spesa ritenuta eccessiva che per le finalità di utilizzo: dotato di videocamera e sensore a infrarossi, il drone è stato comprato per entrare in azione non solo nelle situazioni di emergenza (ad esempio per la ricerca delle persone scomparse), ma anche per le attività di sorveglianza. Da ora in poi ShadowHawk, questo il nome del dispositivo, non volerà più, a causa dell’incidente verificatosi nei giorni scorsi che lo ha reso con tutta probabilità inutilizzabile. Un gruppo di sommozzatori sta cercando sul fondale i suoi resti.
Il personale subacqueo è sceso nelle profondità per cercarlo. Lo stanno ancora cercando. È finito su un fondale roccioso. La visibilità rappresenta un problema, a causa dei sedimenti sul fondo del lago.
Queste le parole del portavoce Brady Fitzgerald. La causa di tutto sarebbe da ricercare in un malfunzionamento verificatosi durante una fase di esercitazione. Fortunatamente il drone non è finito su un’abitazione o, ancora peggio, su una strada trafficata, dove con i suoi oltre 20 Kg avrebbe potuto provocare danni ingenti a persone, veicoli o edifici. Il modello in questione, se preparato con assetto militare, può essere equipaggiato con un lanciagranate da 40 mm, oppure con un fucile calibro 12, per l’impiego come strumento offensivo in ambito bellico senza mettere a repentaglio la vita dei soldati.
Montgomery County Sheriff’s Office, che ora si trova a dover fare i conti con una nuova ondata di proteste, assicura che il drone non è mai stato utilizzato per la videosorveglianza, nel tentativo di tranquillizzare tutti coloro preoccupati per la tutela della privacy.