In India si sta facendo strada un nuovo tipo di servizio che porta internet nelle zone rurali, quelle più isolate e lontane da qualsiasi tipo di connessione. E lo porta concretamente, nel senso che si tratta di un furgoncino con dentro computer sui quali sono caricate un certo numero di pagine internet, aggiornate in città, che gli abitanti delle zone rurali possono navigare offline.
«La parte rurale dell’India ha interesse solo nello 0,003% del web» ha spiegato Amir Hassan alla BBC «vogliono conoscere i punteggi degli incontri di cricket, vogliono vedere nuove foto di Aishwarya Rai e vogliono sentire degli estratti delle ultime canzoni di Bollywood». Notizie, donne, musica, il succo di tutto quello che tira di più in rete: è questo quanto viene portato alla periferia del mondo digitale, più altri tipi di contenuto su esplicita richiesta. Discorso a parte per le email e gli acquisti online. Le lettere digitali vengono scritte, raccolte e poi spedite nel momento in cui il furgone fa ritorno in città (eguale procedura differita vale per le risposte); per quanto concernente gli acquisti, al pari dei siti navigabili viene operata una selezione (basata soprattutto sulle richieste dei fruitori) dei beni che possono essere richiesti: l’acquisto viene finalizzato in concreto solo in presenza della connessione.
L’idea dei furgoni che portano il web in giro sta lentamente diventando un business (gli “update” dei contenuti vengono fatte anche 6 volte al giorno e poi portati nei villaggi), specialmente nel momento in cui i governi locali non possono permettersi la spesa di cablare località al di fuori anche della portata delle reti WiFi.