In America una connessione a Internet si definisce a banda larga solo quando le velocità effettive e quindi garantite, superano i 768Kbit. Una quantità di banda notevole soprattutto perché deve essere effettiva, concetto questo che nelle altre parti del mondo ha molte sfumature, soprattutto in Italia.
Un passo coraggioso quello dell’Autorità delle Comunicazioni Americana che ha voluto da poco un limite minimo così alto decidendo di voler puntare sulla qualità delle linee piuttosto che sulla quantità. Infatti sino a pochi giorni fa questo limite era fissato a 200Kbit.
Ma se dall’altra parte dell’oceano le ADSL certificate potranno davvero sfregiarsi della definizione di “Broad Band“, qui da noi le cose non sono così rosee, anzi…
Il concetto di banda garantita nel Bel Paese, è qualcosa di molto effimero e riservato solo alle connessioni costose prevalentemente Business.
Ma per gli utenti casalinghi che sono il 90% la banda garantita non esiste, anzi, anche se non scritta nero su bianco sul contratto nella maggior parte dei casi tecnicamente parlando la banda garantita c’è ed è di soli 20-30Kbit…. Non c’è confronto ovviamente con i cugini americani…..
Per di più, in Italia non c’è nessuna legge che definisca con chiarezza cosa si intenda per Banda Larga e quel poco che c’è è riferito a leggi di parecchi anni fa quando un’Isdn era considerata il meglio della tecnologia moderna…..
La morale è che laggiù oltre l’Oceano, le offerte di connettività dovranno tutte sottostare a questi nuovi criteri imposti dall’Autorità delle Telecomunicazioni, mentre qui avremo ancora molti utenti che si troveranno a navigare peggio di un 56K anche se ufficialmente dovrebbero disporre di 5,6-7… Mbit.