Quanta autonomia nell'ascoltare musica?

Quanta autonomia nell'ascoltare musica?

Diverse volte mi è capitato di usare il palmare per sentire un po’ di musica, utilizzando uno dei player già descritti. Non vi nascondo che però mi sono sempre limitato nell’ascolto, temendo che la riproduzione dell’audio andasse a consumare troppo la batteria, lasciandomi poi a piedi nel momento del bisogno.

Mi sono quindi deciso a fare un test esteso di player e condizioni d’uso, allo scopo di trovare il miglior prodotto che, pur mantenendo un nucleo accettabile di funzionalità di base, mi assicurasse il minor impatto sulla batteria. Fuori da questo nucleo ho messo i graziosi effetti video e la visualizzazione di testi e copertine, che ritengo indispensabili per far colpo sugli amici, ma poco utile nelle altre occasioni.

I programmi che ho analizzato sono Windows Media Player Mobile, GSPlayer e S2P, tutto software freeware, ad eccezione del primo, che però si trova già preinstallato su ogni dispositivo Windows Mobile. La macchina con cui ho fatto i test è stata il mio Fujitsu-Siemens Loox 560, equipaggiato con Windows Mobile 6, ed infine una playlist di circa 10 brani, ripetuta in loop per tutta la durata dell’esperimento, 3 ore di musica continuata.

Prima osservazione: mentre si ascolta la musica, lo schermo è praticamente inutile, e anzi responsabile di un alto consumo energetico. Per fortuna GSPlayer e S2P offrono una funzione che lo spegne completamente, mentre con Media Player Mobile mi sono dovuto appoggiare su un programma esterno, nello specifico tMan.

Nella prima tornata di prove, ho ottenuto risultati sostanzialmente identici: tutti e 3 i player infatti, dopo le 3 ore di riproduzione, hanno lasciato la mia batteria con un 56%-57% di carica residua.

Trova quindi spazio la seconda precisazione: da cosa dipende il consumo di un riproduttore per file multimediali? Con lo schermo spento e il sistema operativo sottostante che si occupa di prelevare i file dalla memoria, l’unica variabile rimasta in gioco è il consumo del processore. Un buon player è quindi quello che riesce a garantire una buona qualità di riproduzione dell’audio consumando meno processore possibile.

Il mio Loox, come tanti altri palmari, ha un’impostazione che permette di fissare la velocità di lavoro del processore: “Turbo”, “Standard”, “Power-saving”. Maggiori prestazioni per la prima, ma anche un maggior consumo rispetto all’ultima.

Nella prima prova, il processore era impostato ad una velocità Standard, mentre spostandola su Power-saving, i risultati sono drasticamente migliorati: infatti, per riprodurre le solite 3 ore di audio, i player hanno impiegato solo il 14%-16% circa della batteria, lasciandone quindi un buon 85% circa di carica residua.

Conclusione: non c’è un vero vincitore, ma balza subito all’occhio come l’impostazione della velocità del processore possa fare veramente la differenza. Sconsiglio comunque l’uso di Windows Media Player Mobile, in quanto oltre ad essermi sembrato più macchinoso degli altri programmi, presenta anche diverse carenze dal punto di vista delle funzionalità.

Qualche test anche sul fronte Symbian o Linux, o con qualche altro player?

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