Il decreto firmato dal ministro Bondi avrà ricadute dirette sul prezzo dei dispositivi e dei supporti digitali. I casi sono due: o diminuirà il margine per le aziende (non propriamente una buona prospettiva in questo momento), o aumenteranno i prezzi per i consumatori (ed anche questa non è una prospettiva luminosa). In ogni caso il decreto si mette tra produttore e consumatore, determinando un cuscinetto di tutela la cui utilità è tutta da dimostrare ed il cui costo è di significativa portata.
Abbiamo provato così a fare due conti spannometrici attraverso una semplice esperienza personale.
Ho in possesso due pc: una postazione desktop ed un notebook. Entrambe sono dotate di masterizzatore. L’equo compenso prevede quindi un obolo di 2,40 x 2 = 4,80 euro.
Le due postazioni hanno complessivamente tre Hard Disk da 100GB ed uno da 200GB.
L’equo compenso prevede quindi un obolo di (12,88×3)+(22,54×1) = 61,18 euro.
Ho un telefono Nokia N95 8Gb, con tanto di memoria aggiuntiva da 4Gb.
L’equo compenso prevede quindi un obolo di (0,64×8)+(0,05×4) = 5,32 euro.
Ho una macchina fotografica dotata di 2 schede d memoria removibili da 4GB.
L’equo compenso prevede quindi un obolo di (0,05×4)x2 = 0,4 euro.
Ho una penna USB da 1GB.
L’equo compenso prevede quindi un obolo di 0,1 euro.
Ho 10CD da 700MB per archiviare dati e 10DVD da 4,7 GB con cui masterizzo i filmati di famiglia.
L’equo compenso prevede quindi un obolo di (0,15×10)+(0,41×10) = 5,6 euro.
Ho una Xbox 360 di prima generazione, di quelle con Hard Disk da 16GB. Non è semplice identificare la console tra le descrizioni del decreto, ma ad intuito una stima del costo è fattibile.
L’equo compenso prevede quindi un obolo di (6,44×1) = 6,44 euro.
Non tutte le cifre forse sono esatte. Non ho però forse calcolato tutto quel che c’è nei cassetti. Ma per fare una stima tutto ciò può bastare. Ed a questo punto viene da chiedersi: chi pagherà l’obolo da 83,84 euro che la mia dotazione elettronica dovrebbe alla SIAE se acquistata sotto gli effetti del nuovo decreto?