Cresce la spesa delle aziende nel cloud: nelle grandi imprese, mentre la spesa ICT complessiva cresce nel 13% dei casi, quella sulla nuvola cresce in più della metà dei casi. Lo dicono gli Osservatori ICT & Management del Politecnico di Milano, che mettendo a confronto le due infrastrutture evidenziano come sette imprese su dieci, di grandi dimensioni, si affidano al cloud in modo pervasivo ed evoluto.
Il cloud computing rappresenta un modello che offre l’opportunità di recuperare produttività e creare le condizioni per l’innovazione, permettendo al tempo stesso di ridurre di costi, razionalizzare le infrastrutture e migliorare i tempi di risposta. Una definizione che trova una sintonia coi numeri illustrati da Mariano Corso, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Cloud e ICT:
Soprattutto l’ecosistema delle PMI e delle startup potrebbe trarne benefici enormi, ma il nostro Paese è oggi ancora un follower nell’adozione del cloud, con tassi di crescita assestati sull’11%, ben lontani da quelli delle economie più evolute e ancor di più dai Paesi emergenti, dove si registrano dinamiche di crescita fino a tre volte più rapide.
I dati della ricerca, presentata a Milano presso il Campus Bovisa in occasione del Convegno “Cloud Journey: un cambiamento possibile”, si basano su un campione rappresentativo di 201 grandi organizzazioni (con più di 250 addetti) e di 507 Pmi. Con riferimento al campione delle grandi imprese osservando la dinamica del budget, la spesa ICT cresce, infatti, solo nel 13% dei casi, mentre quella cloud cresce nel 54% dei casi per il pubblico e nel 50% per il privato. E il trend si ripete anche nelle PMI: mentre la spesa ICT cresce nel 16% dei casi, quella cloud cresce nel 40%.
Grazie a questo trend, il mercato cloud in Italia ha raggiunto il valore di 493 milioni di euro e registra una crescita dell’11% rispetto al 2012. La spesa delle grandi imprese copre il 95% del totale e registra un tasso di crescita analogo, mentre nelle PMI la dinamica è più positiva: è stata, infatti, rilevata una crescita del 16%; tuttavia, in valore assoluto l’investimento rimane marginale: rappresenta meno del 5% della spesa cloud complessiva, pari a 21 milioni di euro.
Non cresciamo come gli altri
La crescita del cloud pubblico in Italia è decisamente più bassa rispetto a quella delle altre economie: circa l’8% in meno dei mercati dei paesi più evoluti, rispetto ai quali le aziende italiane stanno aumentando il gap di digitalizzazione invece che colmarlo. L’Italia è fanalino di coda con la sola Spagna che sembra fare leggermente peggio.
A rendere più impietoso il posizionamento è il confronto con le economie emergenti. Non sono solo le ben note India, Cina, Russia e Brasile a crescere di più, ma anche Indonesia, Argentina, Turchia e Messico mostrano tassi di sviluppo dell’ordine del 25-30%, percentuale tripla rispetto a quella italiana.
L’analisi delle imprese che stanno sfruttando efficacemente questo nuovo paradigma dimostra che l’adozione efficace del cloud non è una decisione puntuale di natura tecnologica, ma un percorso di trasformazione, che investe progressivamente l’intera architettura infrastrutturale e applicativa, cambia l’organizzazione e i sistemi di governance della direzione ICT e ha un impatto sul modello organizzativo e strategico, abilitando nuovi principi e modelli di business.
I margini di crescita
Dalla ricerca emerge comunque che il 70% delle grandi aziende adotta le tecnologie cloud in modo pervasivo o con sperimentazioni avanzate almeno su un ambito di utilizzo. Il 26% delle aziende del campione ha dichiarato un interesse concreto, mentre solo il 4% dichiara di non utilizzare il cloud e di non avere alcun interesse a introdurlo.
Ci sono quindi ancora ampi margini di crescita per il cloud: nelle grandi imprese per innovare e migliore i servizi al consumatore; nelle Pmi si attivano processi di efficienza economica.
L’evoluzione dell’ecosistema cloud e il ruolo delle startup
Nell’ambito della ricerca realizzata in collaborazione con l’Osservatorio sulle Startup digitali e Polihub sono state raccolte informazioni su 248 iniziative che operano nel mercato del cloud e ICT che hanno ricevuto finanziamenti da investitori istituzionali negli ultimi due anni a livello internazionale. In Italia risulta che 20 aziende, pari al 16% delle startup analizzate, operi in ambito cloud e abbia ottenuto finanziamenti a partire da 30.000 euro da parte di Venture Capital, Business Angel, Family Office, Incubatori e Investment Company negli ultimi due anni.
Numeri ancora piuttosto bassi rispetto agli altri ecosistemi. Eppure, l’evoluzione organizzativa imposta dalla tecnologia cloud è spesso parecchio adeguata alla velocità di azione di una startup.