La coda alle poste, gli assegni, le transazioni bancarie… in banca, i pagamenti in contanti, i giornali in edicola, il TG delle 20.
E migliaia di altre consuetudini “off-line”. In linea teorica Internet ha eliminato tali consuetudini: sul sito di Poste Italiane posso spedire le mie comunicazioni, tutte le operazioni bancarie ed economiche possono essere effettuate online, le notizie possono essere lette in tempo reale su centinaia di siti e portali.
In questo periodo si parla di crisi dell’editoria statunitense. Tra pochi anni, forse, il NY Times uscirà soltanto online. Eppure c’è un mondo offline che resiste all’onda del cambiamento. È abitato da persone che sfogliano le pagine gialle e che guardano i cartelloni pubblicitari. Persone che sviluppano il passaparola. Persone che non sanno cosa sia Facebook e usano il PC come una macchina da scrivere.
Persone normali, che trascorrono la loro esistenza al di fuori di Internet. Persone attirate come api sul miele dalle classiche azioni di marketing tradizionale. La pubblicità della Barilla, un classico intramontabile.
Voi conoscete qualcuno “100% offline” o sono soltanto mosche bianche?