Premessa: con questo articolo non si intende fare approfondimento politico, né appoggiare qualsivoglia partito o movimento, ma soltanto tentare di ripristinare la verità su di una questione che il Sole 24 Ore ha sollevato nei giorni scorsi. Tutto parte da un calcolo, necessariamente spannometrico, circa il guadagno che Beppe Grillo, il blogger più noto ed in vista del momento, è in grado di trarre grazie al proprio blog.
La polemica sembra sì avere qualcosa di strumentale alla radice, poiché sollevare la questione in questo momento sembra voler cercare l’interesse dietro le attività del comico-attivista. Lungi dalle seguenti righe ogni strumentalizzazione, invece: quel che si cerca di fare è una analisi, ancora una volta necessariamente spannometrica, per capire quanto possa davvero guadagnare beppegrillo.it grazie agli annunci pubblicitari. Dopodiché ognuno giudichi a proprio modo le cifre, le opportunità, le strumentalizzazioni ed ogni altra sfumatura: purché si ragioni su cifre veritiere, o almeno fondate su basi realistiche.
La tesi del Sole 24 Ore giunge online a firma di Dario Aquaro a fronte di un consulto con un “esperto analista del settore” (non citato). «Un calcolo a spanne», spiega l’articolo, «può esser condotto guardando il ricavo medio per pagina offerto da Google AdSense». Ed il risultato è subito buttato sul piatto: 5 euro per ogni 1000 pagine visitate, proiettando così ricavi tra i 5 ed i 10 milioni di euro all’anno sulla base di una stima pari 1 milione di pagine viste al giorno.
Purtroppo beppegrillo.it non è in Audiweb e non ci sono altri strumenti che consentano di verificare in modo puntuale il volume di traffico. Ma usando Alexa è possibile stimare che il traffico del sito sia di un milione, un milione e mezzo di pagine al giorno. Per cui si può affermare che i ricavi oscillino tra i 5 e i 10 milioni di euro all’anno. Certamente un merito per Grillo e Casaleggio, che hanno saputo tirare su il blog.
Calcolo che, secondo l’analista, è comunque da considerarsi ancora in difetto in virtù delle altre fonti di introito presenti sul blog:
[…] credo che non ci siano solo i banner di Google AdSense. Motivo che porta a pensare che questi calcoli siano in difetto.
I calcoli del Sole 24 Ore
Il primo appunto è relativo al semplice calcolo: 1/1,5 milione di pagine al giorno significano almeno 365 milioni di pagine all’anno. Calcolando per difetto (tenendo in considerazione vacanze estive, pausa natalizia ed altri periodi a traffico ridotto), si sta parlando quindi di un range tra 300 e 400 milioni di pagine annue. Basandosi sulla stima dei 5 euro ogni 1000 pagine, si arriva ad una somma pari a 1,5/2,3 milioni di euro.
1,0 mln di pag/g x 300 gg x 5 euro/1000 pag = 1,50 mln di euro
1,5 mln di pag/g x 300 gg x 5 euro/1000 pag = 2,25 mln di euro
Dunque, stando ai dati stimati dallo stesso “esperto analista del settore”, il totale è già molto più basso di quello indicato fin dal titolo dell’articolo (5/10 milioni di euro annui). I calcoli sembrano insomma errati dal punto di vista semplicemente aritmetico. Ma non è tutto qui.
Questione di pagine e CPM
Per approfondire la stima sul guadagno del blog di Grillo, ci siamo rivolti ad alcuni esperti del settore cercando di ottenere una stima più affidabile del calcolo compiuto dal giornale di Confindustria. Due i fattori da cui si ottiene una possibile stima dell’introito derivante da AdSense: il numero delle pagine viste ed il CPM medio che è possibile attribuire ad un blog quale quello in questione.
Paolo Moro, responsabile di AlVerde.net, spiega anzitutto come valutare le stime relative al traffico:
Secondo me c’è uno strumento più attendibile di Alexa per conoscere il numero di visitatori e di pagine viste del blog di Grillo. Parlo di AdPlanner . Si tratta dello strumento fornito da Google Adwords per gli inserzionisti che vogliono acquistare pubblicità sul network AdSense.
AdPlanner restituisce per Grillo una stima pari a 2/5 milioni di impression giornaliere, nel 58% da parte di visitatori di sesso maschile e con un baricentro di età concentrato anzitutto nelle fasce 25-34 anni (22%) e 35-44 anni (26%). Gli annunci di testo supportati sono nei seguenti formati: 160×600, 200×200, 300×50, 320×50, 336×280, 450×50, 468×60, 480×70 e 728×90, oltre ai moduli espandibili 160×600, 200×200, 450×50, 468×60, 480×70 e 728×90. Ovviamente i dati AdPlanner non sono da considerarsi pienamente affidabili e non possono essere direttamente rapportati ad Audiweb (metrica spesso e volentier utilizzata per la pubblicità in Italia), ma sono l’elemento più affidabile a disposizione e sicuramente si configurano come ben più attendibili di Alexa.
In relazione al CPM (costo per mille impression), spiega ancora Paolo Moro:
5 euro di media ogni mille visitatori su blog di quel tipo sono molti perché:
- Probabilmente molti inserzionisti vengono “esclusi” per motivi di immagine;
- I banner AdSense non sono stati inseriti nelle posizioni più invasive (dentro il testo degli articoli), ma sono laterali e incastrati in mezzo a molti altri contenuti quindi il tasso di click (CTR) non può essere molto elevato;
- La contestualizzazione della pubblicità con i contenuti trattati sul sito non dovrebbe far visualizzare inserzioni pubblicitarie con alto valore per click (probabilmente funziona meglio il retargeting, cioè la contestualizzazione basata sui siti web visitati in precedenza dagli utenti).
Giudizio negativo sull’analisi del Sole 24 ore giunge anche da Davide “Tagliaerbe” Pozzi, marketing manager per vari siti italiani ed esperto in Web Marketing, SEO e SEM:
Non è possibile stimare le revenue AdSense di un blog come quello di Beppe Grillo, perché oltre a non conoscere con precisione il numero di pageview/mese, non si conosce nulla sulla “propensione al click” del lettore medio del sito, e nemmeno sul valore del click di ogni singolo annuncio.
Le posizioni banner sono tutto sommato in posti molto “conservativi”, escono annunci molto generici (anche a causa dei contenuti del blog e dell’ampissima varietà e tipologia di utenti) e quindi non credo sia facile stimare le revenue di un sito del genere, se non in una forchetta ampissima.Tra l’altro, vedo che compaiono anche skin sponsorizzate sul blog… quindi i soldi non li fa solo con AdSense
E aggiunge, spingendo al ribasso le possibili stime relative al CPM ipotizzabile:
C’è da considerare inoltre che più annunci pubblicitari metti, più “clutter” generi agli occhi dell’utente, che inizia a non vedere più i quadratini colorati (effetto “banner blindness”).
Rifacciamo i calcoli
Sulla base di quanto appreso, occorre pertanto rifare i calcoli da capo. Calcoli che rimarranno spannometrici, ma in questo caso frutto di una stima più attendibile. Data per buona la valutazione di AdPlanner circa il numero delle pagine viste (tra 2 e 5 milioni di pagine al giorno); considerato un totale indicativo di 300 giorni annui di buon traffico e buona monetizzazione; ipotizzato un CPM pari a 1 euro ogni 1000 pagine viste (una stima molto ottimistica, in funzione del fatto che spesso e volentieri siti di queste dimensioni scontano un CPM pari a piccole frazioni di euro, tra i 10 ed i 50 centesimi).
Tutto ciò considerato, la forchetta entro la quale è possibile ipotizzare l’introito da AdSense di Beppe Grillo grazie al proprio blog è pari a:
2 mln di pag/g x 300 gg x 1 euro/1000 pag = 0,6 mln di euro
5 mln di pag/g x 300 gg x 1 euro/1000 pag = 1,5 mln di euro
Un arrotondamento ulteriore, necessario in virtù dell’approssimazione con cui si è portata avanti l’analisi tra stime e proiezioni, spinge a credere che beppegrillo.it possa ricavare da AdSense qualcosa come 1 milione di euro annui, a cui vanno sommati eventuali (minori) entrate dovute a campagne promozionali gestite direttamente dalla Casaleggio Associati, ulteriori incassi derivanti dai banner Amazon e possibili flussi ulteriori basati su una serie di attività collaterali quali la vendita di libri/dvd relativi alle attività dello stesso Beppe Grillo. La somma rimane sempre e comunque estremamente al di sotto del computo pubblicato sul Sole 24 Ore lo scorso 3 marzo, al netto ovviamente delle spese da sostenersi per la gestione dello spazio e del traffico raccolto.
La matematica non è un’opinione: in queste righe si è fornita la semplice matematica, dopodiché ognuno ha ora tutti gli elementi necessari per maturare le proprie riflessioni.