Vogliamo oggi parlare di un argomento troppo spesso dimenticato, ossia il fatto che le condizioni climatiche, soprattutto quelle estreme, possano arrivare ad incidere molto sulle prestazioni di una fotocamera.
In particolar modo le attrezzature fotografiche soffrono notevolmente il freddo, ma anche l’eccessivo caldo può creare problemi. Inoltre pioggia e umidità non solo ne riducono le possibilità di utilizzo, ma possono danneggiare ciò che abbiamo acquistato con tanti sacrifici.
Conoscere questi potenziali pericoli permette d’intervenire in due modi. Il primo consiste nel proteggere fisicamente l’attrezzatura, tramite opportuni accorgimenti. Il secondo nel dotarsi di accessori ridondanti come ad esempio ulteriori batterie, per sopperire alle mancanze che si vengono a creare.
Esaminiamo brevemente quattro possibili scenari critici:
Freddo, tanto, tanto freddo:
A temere il freddo sono soprattutto le batterie. Basta scendere sotto zero, situazione comunque in inverno in quasi tutte le località italiane, perché le batterie perdano in capacità e durata. La soluzione migliore consiste nell’averne sempre di scorta. Inoltre abituatevi a tenerle in una tasca vicino al corpo e non nella borsa, in modo che possano, siano ad un istante prima dell’uso, godere di una temperatura ottimale.
Fotografando sotto la pioggia
Se si tratta di poche gocce non dovrebbero esserci problemi, normalmente le fotocamere, reflex e non solo, sono dotate di adeguate guarnizioni. Ma non bisogna mai esagerare. In caso di pioggia potrebbe bastare, come emergenza, l’utilizzo di una busta di plastica, opportunamente forata per consentire l’uso dei comandi. Se la cosa dovesse diventare abituale, si può addirittura pensare all’utilizzo di una custodia subacquea o alla scelta di fotocamere compatte capaci, già di loro, di andare sott’acqua.
Il pericolo umidità
A volte l’acqua si fa insidiosa, perché non si vede. È il caso dell’umidità e della condensa. Si forma quando la fotocamera è soggetta forti sbalzi di temperatura, in particolar modo quando viene spostata da un ambiente freddo ad uno caldo. In questo caso è bene fare in modo che ciò avvenga gradualmente, senza chiudere la fotocamera nella borsa e senza montare il copriobiettivo, in modo che l’eventuale umidità presente possa anche rapidamente evaporare.
Un caldo infernale
Il caldo non crea direttamente dei particolari problemi alla fotocamera. È però anche vero che generalmente, dove vi è caldo, vi è anche tanta polvere o sabbia. Ad ogni cambio di ottica con una reflex, la polvere entrerà nel corpo macchina andandosi a depositare sul sensore e deteriorando la qualità finale dell’immagine. Tali operazioni vanno eseguite possibilmente in luoghi protetti e il sensore va pulito con una certa regolarità.